Stellantis. Giovine (FdI), con Governo Meloni inversione rotta

“Ascoltare la sinistra italiana che pontifica su Stellantis ha del surreale. Ci sarebbe da chiedersi dove fossero nel 2014 quando la sede legale di FCA veniva trasferita in Olanda e la residenza nel Regno Unito ai fini fiscali. E nel 2021 quando l’Italia avrebbe potuto esercitare la Golden Power ed evitare la fusione tra PSA e FCA? Tutti muti, tutti sordi. O ancora mentre in Europa si decideva di mettere in ginocchio l’intero comparto dell’automotive imponendo la forzatura di una transizione solo ed esclusivamente verso l’elettrico? La verità è che, mentre si gettavano le basi per la distruzione di uno dei comparti più importanti della nostra industria, la sinistra italiana si trovava al governo della nazione come dell’Europa. Ora, grazie all’autorevolezza e alla credibilità che il governo Meloni sta dimostrando, per la prima volta dopo anni siamo di fronte alla possibilità di invertire la rotta anche in Europa, dove il “non paper” proposto dal Ministro Urso ha riscosso un’ampia convergenza. Tutti uniti per il Sistema Italia, contro gufi e avvoltoi. Dal tavolo Stellantis, convocato al Mimit il prossimo 17 dicembre, confidiamo di ottenere risposte concrete dalla proprietà e un nuovo piano industriale, che metta al centro la tutela occupazionale e lo sviluppo della produzione in Italia. Chiediamo certezze anche sulla Gigafactory di Termoli e sulle prospettive di nuova produzione di veicoli di piccole dimensioni per sostenere la componentistica italiana, oltre che sugli investimenti che devono focalizzarsi necessariamente sulla neutralità tecnologica e non più esclusivamente sull’elettrico. Queste le priorità che metterà sul piatto il Governo Italiano per avviare una nuova fase e mettere in sicurezza l’indotto automotive italiano”.

Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Silvio Giovine.

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