Sud: Fitto, Commissione Ue sosterrà iniziative per ridurre divario

“Il Mezzogiorno ha un’opportunità unica di giocare un ruolo centrale se si fa un uso razionale ed efficiente delle risorse del Pnrr, delle politiche di coesione e degli strumenti ordinari”. È stato questo, in sintesi, il leit motiv dell’intervento di Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione Europea, i con un videomessaggio all’incontro organizzato a Napoli dall’Unione industriali di Napoli, dalla Fondazione La Malfa e dall’Abi. 

“La Commissione Europea – ha aggiunto Fitto – è pronta a sostenere tutte le iniziative che puntano a ridurre i divari territoriali e a liberare il Sud della trappola dello sviluppo con l’obiettivo di trattenere i talenti, supportare le imprese e stimolare l’economia. Per raggiungere questi obiettivi è essenziale che vengano realizzati tutti gli investimenti pubblici previsti dal Pnrr che rappresentano circa il 40% del piano e che si acceleri nell’attuazione delle politiche di coesione, destinate in gran parte al Mezzogiorno. Parliamo di ingenti risorse, distribuite tra accordi regionali e amministrazioni centrali. Le risorse qui di ci sono, e sia il Pnrr che la coesione europea sono allineati con gli obiettivi di finanza pubblica del Piano strutturale di bilancio. Parallelamente dobbiamo potenziare gli strumenti finanziari in grado di attivare e migliorare la qualità del credito, affinché il sistema imprenditoriale possa disporre tempestivamente delle risorse necessarie per realizzare gli investimenti”. Secondo Fitto “la vera sfida non consiste nel rincorrere necessità altrui, ma nell’investire in ricerca di innovazione per aprire nuovi mercati e sviluppare nuove tecnologie. Solo così il Sud potrà tornare ad essere non solo un attore centrale dell’economia italiana, ma anche un motore di sviluppo per l’intera Europa”. L’intervento di Fitto si è poi concentrato sulla Zes che, per l’ex ministro del governo Meloni, ha creato ambiente favorevole agli investimenti.

“Per fare del Mezzogiorno il motore della ripresa è necessario un intervento strutturale che coinvolga sia gli investimenti pubblici che semplificazioni normative al fine di attrarre ulteriori investimenti. In tal senso la Zona economica speciale, scelta condivisa tra Governo e Commissione europea nel luglio del 2023, ha creato un ambiente favorevole agli investimenti, come dimostrato dal grande numero di richieste in particolare per il credito di imposta”.
Inoltre, per il vicepresidente della Commissione Europea: “Settori strategici come il turismo, l’innovazione, l’agricoltura e l’agroindustria, le filiere energetiche ed ambientali, la chimica, la farmaceutica, l’aerospaziale, l’automotive sono al centro di questo sviluppo. Il tasso di crescita e l’incremento dell’occupazione sono segnali di una economia che si sta rimettendo in moto. Ora è essenziale però coniugare questi progressi con un adeguato sostegno finanziario, in modo da garantire alle imprese una prospettiva a lungo termine e stimolare investimenti per migliorare l’efficienza e la sostenibilità ambientale della produzione”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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