“Che ogni governo precedente abbia lasciato un’eredità pesante, potrebbe apparire un disco rotto spesso utilizzato in politica, ma diventa drammatica e oggettiva realtà analizzando il Superbonus. Questo sussidio-bandiera sventolato dal governo Conte, subito dopo quello altrettanto disastroso del Reddito di cittadinanza, viene analizzato nel libro di Capone e Stagnaro che ne evidenziano il peso economico ingiustificabile per il bilancio dello Stato. Lo dicono i numeri: a fronte di una manovra che per il 2025 è di circa 30 miliardi, nel solo 2025 il Superbonus voluto da M5s e PD costerà alle casse dello Stato 38 miliardi. E questi sprechi sulla pelle degli italiani sono stati causati da chi oggi pensa di darci lezioni su come stanziare fondi per sanità, scuola, pensioni e ha il coraggio di reclamare demagogicamente il salario minimo. Un provvedimento che ha concentrato ingenti risorse su un segmento ristretto della popolazione, ha aggravato le disuguaglianze sociali senza affrontare il problema strutturale del patrimonio edilizio nazionale. Prima di proporre formule magiche dai banchi dell’opposizione, le sinistre si domandino perché è in quella postazione dell’emiciclo che gli italiani le hanno relegate”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.