“La commissione Periferie a Torino si occupa di piazza Bengasi, Aurora, Falchera barriera di Milano. Dai giardini Maria Teresa a quelli Alimonda, abbiamo raccolto il grido di aiuto dei torinesi, consapevoli che quando parliamo di periferie non ci occupiamo solo di luoghi lontani dal centro ma anche di quartieri sociali che portiamo all’attenzione dei lavori non solo della commissione ma dell’intero Parlamento. Nelle interlocuzioni con i vari livelli istituzionali abbiamo rilevato come il tema degli sgomberi delle case occupate sia finalmente al centro dell’azione politica e il numero degli stessi è indice del fatto che siamo di fronte ad un vero e proprio modello per l’Italia, nonostante le difficoltà attinenti ai numeri delle persone coinvolte. D’altra parte tutte le Istituzioni a specifica domanda hanno accolto le norme sul Pacchetto Sicurezza come un fatto positivo per dare ulteriore impulso ad uno sforzo che vede l’Atc e la regione Piemonte in prima fila con forze dell’ordine e Comune. Siamo stati colpiti dalla sensibilità dell’assessore Marrone e del presidente di Atc Bolla nel descrivere le modalità di coinvolgimento dei residenti delle case di edilizia sociale nel pieno processo di rigenerazione urbana e nella lotta alla criminalità. Allo stesso tempo tutti i livelli istituzionali hanno rilevato come un intervento per il fenomeno dei minimarket non possa più attendere oltre. Torino con oltre 2000 minimarket, di cui 350 solo a barriera, soffre un problema sicurezza legato ad una liberalizzazione selvaggia e gli sforzi delle Istituzioni locali vanno accompagnati da un’azione parlamentare che possa rendere più efficace l’intervento su tali attività. Sono felice che questa problematica, un tempo negata, sia stata oggi oggetto di una presa di consapevolezza comune e per questo ringrazio il presidente Battilocchio e la commissione Periferie per aver ascoltato la necessità di venire a Torino proprio nelle aree su cui i cittadini maggiormente chiedono aiuto. E’ un ulteriore passo in avanti che segue l’introduzione della norma contro il piccolo spaccio che il governo Meloni ha recepito nel decreto Caivano – quindi già vigente – e che era partita da una richiesta arrivata a inizio legislatura da tutti i livelli istituzionali in un incontro con il ministro Piantedosi e la sottoscritta”
Così Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, durante la conferenza stampa in Prefettura della commissione Periferie.