“Durante l’audizione della Presidente della BCE Lagarde in Commissione ECON abbiamo chiesto conto dell’ingresso di UniCredit all’interno del capitale della tedesca Commerzbank, ingresso per il quale la BCE deve dare il nulla osta all’istituto italiano per consentirgli di superare la soglia del 10% di partecipazione. Questa operazione rappresenta un vero e proprio test per il completamento dell’unione bancaria, come confermato anche dalla reazione molto positiva avuta dal mercato. Nonostante il governo tedesco abbia provato a mettersi di traverso all’operazione, accogliamo con favore che la Presidente Lagarde abbia riconosciuto che banche più grandi garantiscono una maggior redditività e possono competere meglio con i competitor americani e cinesi. Auspichiamo quindi possa essere questo il percorso per l’istituto di Piazza Gae Aulenti”.
Così in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr Giovanni Crosetto componente della commissione Econ. “Nel corso dell’audizione, abbiamo inoltre chiesto conto delle proposte contenute nel report sulla competitività riguardo l’urgenza di riemettere debito comune per rilanciare l’economia e poter finanziare quei grandi investimenti necessari per chiudere l’innovation gap con Stati Uniti e Cina.
Emettere debito comune significa emettere safe assets e significa anche consentire all’euro di affiancare il dollaro come riserva di valore, visto e considerato l’alto livello di risparmio privato presente in Europa.
Abbiamo accolto positivamente le parole della Presidente Lagarde a riguardo, in quanto ha dichiarato che il Consiglio direttivo della BCE ha sempre sostenuto l’idea del debito comune”.