“Per Canfora, Di Cesare e Montanari le querele sarebbero la conferma del sistema liberticida di questo governo. Stravagante pensare che un regime dittatoriale utilizzi lo strumento che lo Stato di diritto offre a chi si senta offeso nella sua reputazione, la querela appunto. I sistemi totalitari a cui ci associano non si affidavano alla magistratura che garantisce, nella totale autonomia rispetto all’esecutivo, l’accertamento della violazione delle leggi e la condanna, dopo tre gradi di giudizio. Ciò che evidentemente questi ‘cattivi maestri’ rimpiangono è la possibilità di dire quello che vogliono, compreso l’insulto e la diffamazione. Impunemente. E l’impunità è l’elemento più qualificante di quel totalitarismo comunista di cui sono nostalgici”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.