“Nel 2019 una donna denuncia il marito bangladese per maltrattamenti. Come riporta la stampa locale, il pubblico ministero ne ha chiesto l’assoluzione poiché si tratterebbe di un “fatto culturale”. Non è accettabile che al Tribunale di Brescia il pm chieda il proscioglimento dell’imputato, residente a Milano, sul presupposto che i soprusi perpetrati siano motivati dalla cultura del soggetto in questione. Sul territorio italiano vige un codice penale che non ammette deroghe e tutti coloro che vivono in Italia sono tenuti a rispettare le nostre leggi. Aprire varchi di questo genere è una deriva pericolosa che in un momento di recrudescenza della violenza contro le donne può essere letale”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Susanna Donatella Campione, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.