Il fatto che a Pasqua non ci si possa spostare tra regioni, ma che sia consentito prendere un aereo per le Canarie è a dir poco un controsenso.
In pratica ad oggi non sono consentiti per decreto spostamenti nelle zone rosse se non per comprovati motivi di emergenza o estrema necessità, ma questo non vale se si deve raggiungere un aeroporto e volare all’estero in vacanza.
In tutto questo a mancare, oltre ad una buona dose di buonsenso, è il principio di equità a discapito delle nostre strutture alberghiere. Possibile che gli albergatori, oltre a tutte le perdite già subite, siano costretti ad assistere a viaggi e spostamenti degli italiani all’estero? Consentendo in questo modo una fuga anche economica, con il rischio oltretutto di portare nuovi contagi al rientro.
Le strutture alberghiere hanno subito perdite che toccano punte del 90%, per non parlare delle località sciistiche che non lavorano da oltre un anno e quelle costiere, che attendevano la Pasqua per poter riaprire.
E il governo cosa fa? Invece di permettere riaperture in sicurezza, prevede con il Decreto Sostegni aiuti del tutto insufficienti e consente al contempo agli italiani di partire per una crociera nel Mediterraneo: occorre quanto prima un’inversione di marcia, altrimenti a rischiare sarà anche la stagione estiva.
Se è permesso viaggiare all’estero con un tampone all’andata e uno al ritorno, allora deve essere consentito anche per gli alberghi italiani: la legge deve valere per tutti.
Lo dichiara Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia e Capogruppo FdI in X Commissione – Attività Produttive, commercio e turismo