Analisi della difesa ucraina: dalla prevenzione al contrattacco

Quasi nessuno aveva previsto che l’Ucraina sarebbe riuscita ad arrivare fino a questo momento, senza essere invasa totalmente dall’esercito russo. Le difese sembravano totalmente inefficienti e persino l’ausilio occidentale sembrava piuttosto limitato o in certi casi addirittura futile, per uno stato così piccolo al termine dell’est Europa.

Contro ogni pronostico, l’Ucraina sarebbe riuscita a difendere la sua posizione fino a questo momento, misurando attentamente le proprie strategie, utilizzando al meglio le forniture dei propri partner: talvolta gli approvvigionamenti, nella fattispecie quelli americani, hanno tardato nell’essere approvati dal Governo statunitense. Tuttavia Kiev sembra aver tenuto i “denti stretti” ed ancora oggi i risultati sarebbero tutt’altro che pessimi, nonostante alcune conquiste dovute all’invasione pianificata dall’Oligarchia russa.

Anche la controffensiva adottata dall’Ucraina, negli ultimi tempi, sembra aver sortito effetti tutt’altro che negativi: stando alle ultime notizie, tralasciando anche gli attacchi su Belgorod il mese scorso, ieri notte l’esercito ucraino avrebbe pianificato un attacco ad una raffineria di petrolio nella regione di Kaluga. Attualmente, il disegno il militare ucraino sembra voler puntare sulla distruzione dei centri nevralgici dell’approvvigionamento russo per indebolire e rallentare il nemico.

Andrey Yusov, in veste di Portavoce dell’intelligence militare ucraina, avrebbe dichiarato che grazie ai droni marini senza pilota, l’esercito sarebbe stato capace di infliggere danni militari per 500 milioni alla flotta russa. 

Attualmente la zona di Kharkiv si troverebbe sotto attacco russo: stando alle ultime notizie, l’esercito di Putin avrebbe conquistato 4 villaggi. Se è vero che molti passi avanti sono stati fatti fino a questo momento dall’esercito ucraino, sono altrettanto reali le complicazioni dovute al respingimento di una forza militare che sfrutta la propria forza numerica e gli aiuti militari dei propri alleati come l’Iran, che sembrano aver visto nella causa russa una sorta di concomitanza a livello ideologico, bellico e politico.

Volendo fare un’analisi prettamente politica e decisionale del fenomeno, potremmo asserire che nonostante la positività di alcuni risultati riportati fino a questo momento, sarà opportuno che  il Governo di Kiev non abbassi la guardia in nessun modo. Peraltro, alcuni territori piuttosto importanti come Zaporizhzhia, munita della principale centrale nucleare, sono momentaneamente sotto il dominio russo ed andranno liberate al più presto per concedere agli Ucraini di tirare un sospiro di sollievo. 

A tal proposito, così come appurato nei giorni scorsi, si continua a parlare spesso dei pericoli che un conflitto oppure un incidente nucleare, potrebbero scatenare non soltanto in Ucraina ma anche all’interno dei territori europei: un’eventualità di cui bisogna tenere conto, anche considerando che un epilogo di questo genere non servirebbe a nulla, ma rischierebbe di portare il mondo verso un terzo conflitto mondiale da cui praticamente tutti ne uscirebbero con le ossa rotte.

Il Presidente Volodymyr Zelensky, ha più volte ribadito la propria preoccupazione per la situazione in corso, chiedendo ai propri partner un ulteriore sostegno alla causa: l’ultima proprio oggi, durante una conferenza stampa insieme alla Presidente della Slovacchia, Zuzana Chaputova; il Capo di Stato ucraino si è poi detto grato nei confronti di tutti i paesi che continuano a sostenere la causa d’indipendenza.

Più volte Zelensky ha cercato di ammonire i propri alleati, forse reazioni dettate dalla frenesia della realtà in cui versa attualmente il paese a causa dell’invasione; Tuttavia, gli alleati occidentali fanno il possibile per mantenere i propri impegni: bisogna tener conto degli accordi internazionali e di come questi talvolta possano rallentare un’azione a causa di cavilli burocratici.

Non è certamente facile mantenere la calma in momenti del genere, ma un Leader deve dimostrare sicurezza al proprio popolo, senza lasciarsi trasportare dall’isteria degli istanti.

Difficile sapere quali saranno i prossimi punti di svolta in questo conflitto, anche considerando che la Russia starebbe preparando nuovi attacchi da sferrare in questi mesi, cercando di arruolare quanti più cittadini russi con i nuovi bandi. Sappiamo però che fino a questo momento l’Ucraina è riuscita a sopravvivere contro ogni aspettativa ed anche se la strada verso la libertà sembra ancora lunga, non è detto che quest’ultima non possa risultare reperibile prima o poi.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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