Assegno unico, la grande bufala di Repubblica. Roccella: “Mai un euro in meno alle famiglie”

Nella prima pagina di oggi di Repubblica, si scrutano due fake news colossali. La prima è quello sul presunto malcontento di Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo, dopo l’incontro con Giorgia Meloni, smentita dall’intervista rilasciata dallo stesso Weber al Corriere della Sera di oggi. Ancora più colossale è invece la seconda: “Sparisce l’assegno unico. Meloni taglia il bonus famiglia”.

Una tesi stramba

Ovviamente, nulla di più falso: l’assegno unico è ampiamente al centro dell’agenda politica del Governo Meloni, come lo è l’interesse per la famiglia rivolta dall’esecutivo, in sostegno alla maternità e alla genitorialità, in un contesto di forte deficit demografico che investe un po’ tutto l’Occidente. Anzi, come già abbiamo avuto modo di specificare su questo giornale, il Governo Meloni è pronto a portare avanti una legge finanziaria vicina ai lavoratori e alle famiglie, con la riconferma delle misure riuscite e contenute nel bilancio dello scorso anno (taglio del cuneo fiscale, riforma Irpef) e i vari bonus per la natalità e per la famiglia, uno su tutti il bonus mamme che si intende allargare anche alle madri lavoratrici autonome. Basti già questo per confutare la stramba tesi di Repubblica.

Secondo il giornale diretto da Maurizio Molinari, il presunto scopo dell’esecutivo sarebbe quello di “risistemare una misura che per la premier non funziona bene”, parlando però soltanto con i condizionali, con presunzioni che non trovano riscontri nella realtà: la presunta idea sarebbe quella di tagliare l’assegno a chi ha un Isee troppo elevato e spostare le risorse verso “una narrativa della famiglia propria dell’esecutivo di destra”, favorendo persone meno abbiente e maggiormente in difficoltà. Cosa non vera, ma che sarebbe ben diversa da quanto raccontato nel titolo. Una accusa comunque incredibile, dunque, nei confronti dell’esecutivo che negli ultimi anni, più di tutti i precedenti, ha investito e creduto nella famiglia e nella natalità, arrivando persino ad aumentare l’importo dello stesso assegno unico per due leggi finanziarie di seguito.

Roccella: “Famiglie al centro delle priorità del governo”

Ovviamente questa falsa bomba lanciata da Repubblica ha portato alla reazione della politica. Una reazione di indignazione della sinistra, da parte di tutti i partiti, che hanno preso la notizia per vera, come non mai prolissi nel lanciare accuse contro l’esecutivo. Peccato che la notizia non trovi corrispondenza nella realtà. Alle polemiche, è arrivata prima la risposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, in una nota alla stampa, ha definito “fantasiosa e senza alcun fondamento l’ipotesi di tagli agli assegni per i figli in vista della prossima manovra”. Poi a prendere la parola è stata Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità: “Non so se la rassegna stampa mattutina – ha detto – debba essere intesa come il sequel della falsa radiocronaca sullo sbarco dei marziani sulla terra di Orson Welles oppure vada presa sul serio e dunque considerata come procurato allarme”. Con poche parole, il ministro ha chiarito la qual è la verità: “Il nostro governo ha sempre messo le famiglie al centro delle proprie priorità, le ha sempre sostenute come certificato dall’Ufficio parlamentare di bilancio (che ha quantificato in oltre 16 miliardi i benefici netti derivati quest’anno alle famiglie dalle politiche dell’esecutivo), e ovviamente continuerà a farlo”.

Problemi sull’assegno unico non sono certo derivati da questo governo, che lo ha sempre difeso e migliorato, ma dall’Unione europea, che ha aperto un’ingiusta procedura di infrazione: “È sulle richieste della Ue – ha aggiunto – che sarebbe giusto informare i cittadini e aprire il dibattito con l’opposizione, cosa che più volte e con forza abbiamo chiesto, ma senza risposta”. I difensori dell’assegno unico non sono certo a sinistra, dal momento che, secondo Roccella, “sulle contestazioni dell’Europa all’assegno unico abbiamo chiesto più volte a tutte le forze politiche di esprimersi, abbiamo chiesto unità nella difesa di questo strumento”, ma invano. Dal ministro arriva la rassicurazione che smonta gli sproloqui della sinistra e le fake news di Repubblica: “Il nostro governo non sottrarrà mai un solo euro alle famiglie, nei confronti delle quali il nostro impegno resta prioritario e trasversale a tutti i ministeri”. Repubblica, dunque, farebbe meglio a rivedere le tematiche sulle quali fare militanza e le modalità con cui fare giornalismo.

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