Non c’è proprio pace per i risparmiatori azzerati delle banche poste in liquidazione. Oggi la stampa conferma il contenuto della misteriosa missiva partita dal Mef e indirizzata alla Commissione Europea, sulla quale, come Associazione, chiedevamo chiarimenti. E dunque, stando ad alcuni stralci pubblicati, si conferma che in quella lettera, il direttore del Tesoro Rivera, poneva delle perplessità sulle norme per i rimborsi dei risparmiatori, giudicate a suo avviso, passibili di procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Ma come si è proceduto quindi alla stesura della normativa dei rimborsi? Gli incaricati sottosegretari all’Economia scrivono un testo consultando le associazioni dei risparmiatori, mentre al Mef qualche funzionario fa la spia all’Europa, ponendo lui stesso perplessità su quella stessa norma scritta con i tecnici del suo Ministero? E poi non c’è forse stato un dialogo con l’Europa, prima della stesura del testo definitivo, tanto da preservare i risparmiatori da qualsiasi procedura d’infrazione?
L’eventuale congelamento fino al 2020 dei fondi stanziati in manovra per i risparmiatori vittime dei crac delle
banche sarebbe una beffa assurda, significherebbe un altro anno di incertezze e di gente che non verrà rimborsata.
Il governo adesso ha il dovere morale di fare chiarezza.