Da tempo su queste pagine denunciamo l’aggressione alla sovranità italiana che proviene da Vienna e dagli “autonomisti” sudtirolesi.
Non contenta di avere un’autonomia praticamente assoluta la componente tedesca dell’Alto Adige insiste, con la sponda di Vienna, nel suo tentativo di secessione.
Solo ora il governo si accorge di quello che Fratelli d’Italia dice da tempo: in alto Adige c’è un vergognoso tentativo di pulizia culturale:
la definizione, presente anche in costituzione, “Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige (in tedesco Autonome Provinz Bozen – Südtirol) non potrà più essere utilizzata. Il Consiglio provinciale di Bolzano ha abolito i termini «Alto Adige» e «altoatesino». E non dovranno più essere usate. Si potrà utilizzare l’asettica e burocratica espressione “Provincia di Bolzano» mentre, ovviamente, Südtirol rimane come termine ufficiale.
Solo Fratelli d’Italia ha votato contro la proposta dei partiti di lingua tedesca mentre Lega, Pd e 5 Stelle si sono astenuti.
Una vergogna perché cancellare i termini italiani e usare esclusivamente quelli tedeschi non è una boutade. E’ la strada verso la secessione.
Sia il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che il sottosegretario Gianclaudio Bressa hanno annunciato che il Governo impugnerà questa modifica, che stravolge, come detto, anche la Costituzione. Di contro il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher ha già dichiarato: «Credo che il Governo italiano non si permetterà di impugnare questa legge, l’impugnazione sarebbe un grave affronto» salvo poi riparare parlando genericamente di “errore”.
L’intervento tardivo di questo governo, che non brilla certo per l’attenzione verso l’identità e il prestigio della nostra Nazione, non può darci fiducia.
Nel frattempo, fortunatamente, Fratelli d’Italia ha già presentato due interrogazioni urgenti a firma dei capigruppo Lollobrigida e Ciriani rispettivamente alla Camera e al Senato.
Quella in atto è, come detto dal consigliere provinciale di FDI, Alessandro Urzì un’offensiva “anti italiana e come tale la contrasteremo in ogni sede”.
Ad esempio: “Sarà depositato già in giornata il disegno di legge, per cui richiederò la trattazione urgente, per ripristinare la denominazione ufficiale Alto Adige nella legge europea approvata nei giorni scorsi con l’unico voto contrario del sottoscritto in Consiglio provinciale” e “se ciò non dovesse avvenire con i nostri esperti stiamo valutando l’opportunità di presentare alla
Corte dei Conti un esposto per danno di immagine subito dall’Alto Adige in tutto il territorio nazionale.”
Per Bolzano e l’Alto Adige troppe persone sono morte, uccise dal terrorismo di lingua tedesca, per permettere che una terra così bella e ricca di storia possa essere svenduta ai nostalgici della Grande Austria.