Il caso Murri… delitto nell’alta società dell’epoca giolittiana | Parte II

Continua da qui.

La situazione a casa Bonmartini è sempre più compromessa. Francesco è fuori di testa perché Augusto Murri gli ha ribadito che non lo prenderà con lui in Università. Linda è chiusa in una gabbia con la minaccia che le verranno portati via i figli o, in subordine, che dovranno tutti ritornare nella casa buia e scomoda di Padova. Carlo Secchi si ritrova con un’amante che non trova pace e che gli dà più preoccupazioni che gioie. Tullio è disperato per il benessere di sua sorella che vede sempre più prostrata. Decide perciò di accorciare i tempi e di tentare di nuovo l’omicidio di Francesco. Tra l’altro nell’agosto del 1902, Tullio ha conosciuto un giovanotto, un talentuoso giovane medico, davvero bravo nella professione, ma che non ha un soldo per via del vizio del gioco che lo divora. Il ragazzo si chiama Pio Naldi, e Tullio si convince che potrebbe essere il complice perfetto nell’omicidio del conte Bonmartini.  Il piano vorrebbe che Pio Naldi stordisca Bonmartini fino all’arrivo di Tullio che provvederà a sopprimerlo. Il giovane medico non condivide, e secondo lui tutto il piano  è una follia, ciononostante non avverte la polizia su cosa ha in mente il Murri.

In quel soffocante agosto, mentre la famiglia è in vacanza, il conte Bonmartini torna a Bologna. Lo vede la portinaia che però nei giorni successivi non lo vede più. Passa quasi una settimana prima che la donna si domandi che fine ha fatto il conte. Le viene in mente che magari l’uomo potrebbe aver avuto un malore senza poter avvertire nessuno, così con delle chiavi di riserva entra nell’appartamento per vedere. Ma prima ancora di aprire la porta a colpirla è il terribile odore che arriva da dentro la casa. La custode avverte immediatamente la polizia.

Gli agenti arrivano, entrano nell’appartamento e scoprono il corpo del conte Bonmartini trafitto da varie pugnalate e ormai in avanzato stato di decomposizione. Iniziano le indagini e gli inquirenti scoprono un piccolo appartamento confinante con quello  dei conti, e non ci mettono molto a scoprire che il modesto immobile è stato dato in affitto a una donna che altri non è che Linda Murri che per il contratto ha usato un falso nome. La contessa era riuscita così a poter vedere  Carlo Secchi, il suo amante, senza uscire dal palazzo e quindi non rischiando mai di far scoprire la sua relazione fedifraga.

Lasciamo immaginare al lettore lo scandalo che scaturì da simili fatti. Una giovane e affascinante donna del bel mondo, figlia di un importante clinico che cura anche la famiglia reale, un giovane conto molto ricco, un amante focoso, un appartamentino misterioso per i convegni sessuali porta a porta con l’appartamento coniugale, un marito ammazzato con decine di coltellate e lasciato a marcire in camera da letto… Ce n’è per appassionare la pubblica opinione e così avviene e avverrà anche per i quattro anni successivi fino a quando la storia non avrà il suo definitivo epilogo.

Nel clamore mediatico che la porta ad essere sulla bocca di tutti, Linda prende i figli e scappa in Svizzera senza nemmeno aspettare il funerale del marito a cui comunque non avrebbe avuto cuore di partecipare.  Resterebbe lì per sempre se potesse, ma le piomba addosso come un falco il padre, Augusto Murri, che la prende e la riporta a Bologna a disposizione degli inquirenti. E sempre a Bologna, l’11 di settembre

RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati