“Le sentenze della Corte vanno rispettate, ma in un Paese democratico è legittimo anche non condividerle. E noi non condividiamo questa decisione, che apre una breccia pericolosa su temi che stiamo combattendo con forza, come l’utero in affitto”, ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia Manlio Messina, ospite questa mattina a Lo Specchio dei Tempi su RaiNews24. Messina è intervenuto in merito alla recente sentenza della Corte Costituzionale e al dibattito sulla gestazione per altri ritenendo che “Il fatto che sia consentito in altri Paesi non significa che debba esserlo anche in Italia. Per questo abbiamo promosso con determinazione la proposta di legge per renderlo un reato universale. Riteniamo che si tratti di una pratica innaturale, lontana da ogni logica etica e sociale.”
Messina ha poi evidenziato una contraddizione presente nell’attuale quadro normativo: “È paradossale che oggi, in Italia, due donne che hanno avuto un figlio all’estero possano adottarlo, mentre un padre che sposa una donna con una figlia debba affrontare un percorso lungo e complesso per adottarla. Sono distorsioni su cui occorre intervenire con urgenza dal punto di vista legislativo.” Infine, l’esponente di Fratelli d’Italia ha sottolineato il ruolo del Parlamento: “La Corte Costituzionale interviene quando vi è un vuoto normativo o confusione. Tocca quindi al legislatore, al Parlamento italiano, mettere ordine. Il governo ha già dato indicazioni chiare: resteremo fermi sui nostri principi. Sull’utero in affitto non permetteremo deviazioni rispetto a ciò che riteniamo giusto, per il rispetto delle donne e per la tutela della natalità.”