Oltre le divergenze: Milei onora il Papa della sua terra

Il presidente Javier Milei è stato, questo sabato, uno dei protagonisti ai funerali di Papa Francesco, dove si è nuovamente incontrato con i principali leader mondiali, riuniti nel sagrato di San Pietro per dare l’ultimo saluto al Santo Padre.

L’economista argentino era seduto in prima fila accanto alla presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, in quanto massimi rappresentanti delle due nazioni di Jorge Bergoglio, un argentino con origini italiane 

Entrambi i leader si sono posizionati proprio di fronte all’atrio della Basilica di San Pietro, dove si trovava la bara del defunto capo della Chiesa cattolica, persino davanti ai re invitati, che sono stati accomodati in secondo piano.

Come aveva richiesto lo stesso Francesco in vita, le sue spoglie sono state trasferite nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove riposeranno per l’eternità.

Prima di diventare presidente, Javier Milei aveva un rapporto molto teso con Papa Francesco. Durante la sua corsa da candidato, l’economista si era riferito al Papa con termini molto duri, definendolo “il rappresentante del maligno sulla Terra” e accusandolo di simpatizzare con il comunismo e le idee collettiviste. Queste dichiarazioni provocarono un forte scalpore, specialmente in un paese come l’Argentina, dove Papa Francesco era una figura di enorme influenza sia religiosa che sociale.

Milei, fervente difensore del liberalismo economico estremo e critico accanito di ogni tipo di intervento statale, vedeva in Francesco un simbolo delle idee contrarie alla sua visione della libertà individuale. Per Milei, i discorsi papali sulla giustizia sociale, sull’equità e sulla cura dei poveri sembravano promuovere modelli economici che lui considerava responsabili della decadenza argentina.

Tuttavia, dopo essere stato eletto presidente nel 2023, Milei ha moderato notevolmente il suo discorso nei confronti del Papa. Già durante la campagna elettorale aveva iniziato ad ammorbidire alcune delle sue posizioni, e una volta eletto ha chiesto pubblicamente scusa per gli insulti, attribuendoli al “calore del dibattito” e riconoscendo il valore istituzionale e spirituale del Papa per gli argentini.  

Inoltre, aveva espresso il desiderio di lavorare insieme per promuovere i valori condivisi della dignità umana e della lotta contro la povertà, pur mantenendo prospettive diverse.

Infine, nel 2024, Milei ha potuto visitare il Papa in Vaticano, in un gesto simbolico di riconciliazione. Lì lo ringraziò per il suo lavoro e riaffermò il suo rispetto per la sua figura. Questo cambio di atteggiamento è stato visto anche come una necessità per migliorare la sua immagine internazionale.  

“Una delle cose di cui mi sono reso conto è che, anche se abbiamo una visione diversa, persino interpretazioni diverse delle Sacre Scritture, questo non giustificava l’uso dei termini che avevo usato”, spiegava Milei dopo l’incontro con Bergoglio.

La morte di Papa Francesco ha profondamente sconvolto l’Argentina, che ha vissuto giornate di profonda tristezza. Come primo Papa argentino, la sua figura aveva superato l’ambito religioso, per diventare un punto di riferimento morale e sociale per gran parte del popolo.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Candela Sol Silva
Candela Sol Silva
Studentessa di ingegneria, giornalista e intervistatore. È stata responsabile della campagna elettorale e addetta stampa del candidato alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia in Sud America, Vito De Palma, alle ultime elezioni del settembre 2022.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati