Il segnale forte e chiaro è stato il recente endorsement di Massimo Gandolfini, leader del Family Day.
«Noi riconosciamo che Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni stanno portando avanti una politica a vantaggio della famiglia, per la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale e per la libertà educativa dei genitori, assolutamente coerente rispetto al Family Day e alle nostre iniziative. Ed è per questo che alle prossime elezioni europee sosterremo i candidati di FdI perché è il partito che ha graniticamente sostenuto le istanze del Family Day». Lo ha detto a Firenze, una settimana fa, durante il convegno sulla famiglia organizzato da FDI.
Ma a tracciare un percorso che vede camminare insieme Giorgia Meloni, il suo partito e l’area cattolica, sono i diversi atteggiamenti che Fratelli d’Italia, all’opposizione patriottica e la Lega al Governo con il Movimento 5 Stelle, hanno fin qui tenuto sui temi di massima attenzione per l’area conservatrice e pro-life del centrodestra.
Li riassume bene Affari Italiani nell’articolo “Salvini di governo delude i cattolici. Meloni gli ‘ruba’ il popolo di Verona”, evidenziando il mancato inserimento in Legge di Bilancio, di provvedimenti promessi dalla Lega in campagna elettorale, come gli asili nido gratuiti, ma anche l’assenza del Vice Premier su altri temi importanti per il mondo che si riunirà a breve a Verona.
Si pensi alla battaglia durissima che invece Fratelli d’Italia sta conducendo contro il farmaco gender e agli appelli che lo stesso partito della Meloni ha rivolto alla Lega per bloccarne la distribuzione. Appelli caduti nel vuoto, perchè Matteo Salvini, su questo e altri temi non può tirare troppo la corda, casusa l’irritazione dell’alleato 5 stelle che ha posizioni laicissime e di sinistra, come dimostrato da Di Maio che ha additato come ritorno al Medioevo il congresso di Verona.
C’è poi la questione della Legge sul Fine Vita che andrà adottata entro settembre, così come imposto dalla Corte Costituzionale. Qui addirittura il rischio è quello della formazione di un asse tra PD, LEU e M5S. Staremo a vedere, ma intanto la difesa dei valori tradizionali alberga sempre più nella destra sovranista e conservatrice di Fratelli d’Italia, mentre la Lega ha le mani legate.