“L’8 marzo di quest’anno cade in una fase sanitaria ed economica che ha peggiorato la condizione delle donne. La crisi scaturita dal coronavirus ha inciso soprattutto sulla quantità e sulla qualità dei servizi per le donne e/o offerti dalle donne. Meno lavoro, meno opportunità, maggiori sacrifici soprattutto per le mamme lavoratrici che devono scontare la chiusura delle scuole, i figli in Dad che non possono essere abbandonati davanti a un Pc ma devono essere seguiti dalle madri costrette a dividersi quindi tra lavoro da remoto e figli in dad. La stragrande maggioranza delle donne ha subito decurtazione di stipendio, buoni baby sitter inadeguati quando inesistenti, aumento del carico familiare e professionale con peggioramento sostanziale della qualità della vita. Il presidente Draghi ha ricevuto dal suo predecessore questa eredità. E di certo lui non ha colpe dirette, ma le hanno in pieno i partiti che hanno fatto parte del governo Conte 1 e 2. Tuttavia, l’auspicato cambio di passo non c’è stato. E di questo invece il presidente Draghi porta in pieno le responsabilità. Fare gli auguri oggi alle donne significa semplicemente ricordare quanto diano alla nostra società e quanto poco l’Italia faccia per loro. Ricordarlo sempre e non solo l’8 marzo”.
È quanto scrive su Facebook il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.