App Immuni: tutte le ombre sulla gara d’appalto

La vicenda della app Immuni porta con sé un aspetto che, pur rimanendo sullo sfondo del dibattito, merita un approfondimento: la gara per l’individuazione del soggetto che dovrà mappare i nostri spostamenti.
Il tracciamento sociale come madre delle soluzioni per riaprire l’Italia si impone alle cronache circa a metà aprile, quando il semineoeletto commissario Domenico Arcuri ne fa un cavallo di battaglia, annunciando la firma del contratto per lo sviluppo della app con la società Bending Spoons, leader del settore. Alle prime obiezioni rispetto alle ricadute in termini pervasività sulla privacy dei cittadini, il commissario ha alzato subito il tiro, affermando che l’alternativa alla app sarebbe stato il confinamento fino a data da destinarsi e che pur se non obbligatoria si stavano immaginando soluzioni premiali per chi l’avrebbe installata. Se hai immuni ti puoi spostare liberamente altrimenti ti mettiamo a catena come il cane Melampo.
Le polemiche aspre che ne sono seguite hanno determinato una retromarcia e un affievolimento dei toni dispotici, ma hanno anche calato una coltre di oblio su come si sia giunti alla sottoscrizione del contratto con la società di informatica che prenderà in carico il servizio.
E qui occorre fare un passo indietro al momento in cui Conte, con uno degli ormai famigerati dpcm nomina Arcuri e gli dà mandato, tra le altre cose, anche di approvvigionarsi di beni strumentali idonei al contenimento e al controllo dell’epidemia. Strette di mano e di gran carriera il commissario si mette a lavoro. Rapidamente il commissario individua i soggetti attuatori per la realizzazione del mandato e un nutrito gruppo di lavoro costituito in seno ai ministeri dell’innovazione, dello sviluppo economico e dell’università (dall’accattivante nome Italia Innova) il 23 marzo indice una “fast call for contribution” per individuare un soggetto in grado di fornire soluzioni innovative di telemedicina al fine di consentire il contenimento del virus.
La call si chiude il 26 marzo con 319 offerte pervenute. Subentra la task force data driven, che esamina le proposte e decide che la miglior soluzione proposta è la app Immuni, sviluppata della Bending Spoons, nota di merito che porta all’individuazione della vincitrice è la partecipazione di questa al programma PEPP- PT “PanEuropean Privacy Preserving Proximity Tracing”.
Detto fatto il 16 aprile Arcuri firma l’ordinanza con cui decide motu proprio che il tracciamento sociale sia un bene strumentale necessario al contenimento dell’epidemia e impone la sottoscrizione del contratto, con il quale a titolo gratuito la vincitrice si impegna a fornire la concessione del software, i codici sorgente, le componenti applicative del sistema e il completamento degli sviluppi informatici per consentire la messa in esercizio del sistema nazionale di contact tracing.
Ebbene cosa è una fast call for contribution? Molto semplicemente una una gara d’appalto informale dettata da motivi di urgenza che serve per portare soluzioni rapide ad un problema imminente.
Ebbene, il fatto di avere urgenza di ottenere risposte, non esime la pubblica amministrazione dall’aderire a criteri di valutazione certi per la disamina delle proposte, ma in questo caso si affida alla Bending Spoons partendo dal presupposto che la sua partecipazione al PEPPT-PT sia un aspetto qualificante. Peccato che il progetto europeo sia un semplice ente privato, non accreditato a nessun organismo di diritto pubblico, con protocolli incerti ed in via di definizione, composto da società che si occupano di comunicazione e di informatica all’interno del quale esistono conclamato contrasti proprio sul metodo da seguire per garantire la privacy. Ma c’è di più.
La gratuità dell’incarico non è prevista dal nostro ordinamento. Ogni contratto stipulato con la pubblica amministrazione si presume oneroso, e anche laddove è prevista la gratuità deve sussistere sempre un vantaggio concretamente monetizzabile. Qual è dunque l’utile della Bending Spoons? Quale vantaggio trae dall’assetto contrattuale e siamo certi dell’affidabilità di un soggetto che propone le proprie prestazioni gratis?
Fra l’altro mentre Conte assicurava che nessun contratto sarebbe stato sottoscritto senza il preventivo vaglio delle Camere, il Ministro Speranza ha assicurato invece che il rapporto con la Bending Spoons è stato già ampiamente formalizzato e che avremo la nostra app a partire da questo mese. Quanto meno contraddittori.
Infine, ci si domanda il motivo per cui si è potuto procedere ad una fast call informale per l’acquisizione dell’app di tracciamento, sostanzialmente sospendendo le normali procedure di gara, mentre per l’approvvigionamento di sistemi di protezione individuali e per ogni altra spesa pubblica al momento in essere non si è ritenuto di intervenire con una sospensione o rimodulazione del codice degli appalti, che sappiamo essere stato di ostacolo alla rapida conclusione di contratti per materiali di primissima necessità nella fase emergenziale, si ricordano gli appalti per le mascherine o le gare consip per i macchinari di ventilazione assistita per gli ospedali.
Per arrivare a tracciare i cittadini si deve far presto, mentre per salvare i malati e dare agli ospedali i ventilatori ci si può perdere nei meandri della burocrazia? Fratelli d’Italia in più occasioni si è pronunciata chiedendo chiarezza, pretendendo di esaminare gli atti in Parlamento, domandando a gran voce il coinvolgimento dell’opposizione su un tema tanto delicato, che non può essere demandato al solo esecutivo e tanto meno alla discrezionalità di estemporanee task force che non posseggono alcuna legittimazione democratica.
E sarebbero mille altre le incongruenze e le zone d’ombra che affliggono questa procedura di gara. Mille dubbi, che sono peggiorati da una comunicazione schizofrenica del Governo, del commissario, delle Task force e dei singoli ministri che sembrano procedere in ordine sparso e confuso. Ma qui si tratta della salute, della libertà e della riservatezza dei cittadini non è concesso agire d’imperio con provvedimenti di assai dubbia legittimità, di cui si dovrá chiedere conto, in tutte le sedi e senza sconti.

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