“Quello raggiunto dalla maggioranza sulle concessioni balneari è un accordo ridicolo e vergognoso. Rimandare la questione degli indennizzi addirittura al Governo, con il rischio più che concreto che questi vengano fortemente osteggiati dalla Commissione Europea e non vedano mai la luce, vuol dire lasciare totalmente senza tutele i concessionari attuali, che si vedranno in buona parte espropriate le loro aziende a favore delle multinazionali straniere.
Anche perché il Governo ha già dimostrato chiaramente come la pensi sull’argomento, presentando un emendamento che recepisce la forzatura del Consiglio di Stato contro il potere legislativo del Parlamento e addirittura raccontando agli italiani che senza le aste delle concessioni balneari sarebbero saltati 19 miliardi di finanziamenti del PNRR.
Da un governo del genere, e dai decreti attuativi che è chiamato ad emanare, non ci aspettiamo altro che la mazzata definitiva a decine di migliaia di imprese che rappresentano un pezzo fondamentale del nostro turismo. Un tempo andava di moda l’esproprio proletario a vantaggio dello Stato. Ora lo Stato espropria i privati a vantaggio di altri privati, più grandi e più forti. Contro questo scempio Fratelli d’Italia continuerà a battersi in ogni sede”.
Così in una nota, Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia.
Se il problema era che il canone di gestione delle spiagge era troppo basso (ho sentito 2500 euro l’anno), bastava aumentare il canone ai gestori ! Invece vogliono svendere le spiagge italiane e distruggere le imprese familiari per imporre il grande reset, dove tutti avranno un reddito minimo garantito dallo stato (basic universal income) per essere schiavi assoluti delle Corporations (tant’è vero che Draghi nei suoi incontri ad alto livello si preoccupa di come le corporations possono superare bene la crisi, non le piccole medie imprese !).
non solo di altri privati più grandi e più forti…
ma ESTERI.
cioè questi tangheri dopo aver fomentato e permesso in ogni modo la delocalizzazione selvaggia
delle nostre industrie,oggi vogliono delocalizzare ANCHE le nostre spiagge.
una nazione seria che vuole recepire la concorrenza fa un ragionamento di convenienza per il paese:
si vuole mettere le concessioni all’asta?
benissimo:
PRIMA dell’asta si valuta a prezzi di mercato gli immobili e gli investimenti fatti dalla gestione,
poi si fa un’asta al rialzo RISERVATA ai soli cittadini italiani,
in modo che la ricchezza generata dalle concessioni RESTI in nel nostro paese….
e se l’asta viene vinta da altri,lo stato o il nuovo concessionario deve PAGARE gli investimenti fatti dalla vecchia gestione.
se questo risarcimento non viene dato PRIMA del cambio gestione ritengo pienamente giustificati i vecchi gestori,se demoliscono tutto fino alle fondamenta e lasciano solo ruderi dietro di loro.
La sola soluzione è il voto.