“La nomina dell’ex ministro Padoan nel Consiglio di amministrazione di Unicredit e la successiva designazione a presidente è frutto di una forzatura ad personam del decreto ministeriale attuativo della direttiva Ue del 2013, finalmente varato lo scorso dicembre dopo un’attesa di sette anni?”.
E’ quanto si chiede in un’interrogazione al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso.
Il senatore di FdI evidenzia che “al di là della dichiarazione dell’ex ministro Padoan di indipendenza, ai sensi dello Statuto sociale di Unicredit e del Codice di autodisciplina delle società quotate, questi doveva essere a conoscenza dell’impedimento posto proprio dal decreto ministeriale attuativo della direttiva Ue”. Infatti, osserva il senatore Urso, “anche se al momento della designazione il decreto non era stato varato, in qualità di ex ministro dell’Economia e per aver materialmente preparato lo schema di decreto legislativo attuativo, Padoan doveva sapere benissimo che non avrebbe potuto ricoprire la carica di consigliere, visto che negli ultimi due anni era stato prima membro di un governo e poi deputato nelle file del Pd. Un chiaro tentativo di aggirare l’ostacolo normativo che gli avrebbe impedito di accedere al consiglio di amministrazione di Unicredit”.
Ma per il senatore Urso questa non è la sola anomalia visto anche “lo stralcio tra le disposizioni transitorie e finali dello stesso decreto attuativo della parte in cui si rimanda alle linee guida elaborate dall’Abe e dalla Banca Centrale europea per l’applicazione delle disposizioni contenute nel decreto. Un’eliminazione che rappresenta un perfezionamento ad personam del Regolamento, e che ha consentito la modifica della parte riguardante i requisiti e l’idoneità di chi va a svolgere incarichi all’interno degli Istituti bancari. Spianando così la strada a Padoan”.
Da qui la richiesta del senatore Urso al ministro Gualtieri “di valutare se, alla luce del varo del decreto ministeriale e dell’evidente incompatibilità in cui si trova l’ex ministro Padoan, sussistano quei requisiti di indipendenza che richiede la legge e nel caso di agire di conseguenza per tutelare il sistema bancario dal rischio di possibili alterazioni prodotte proprio da gestioni non imparziali”.