Con questa amministrazione Viareggio, ancora una volta, si manifesta per quello che è: la capitale dei grandi proclami. Non è infatti un caso se oggi non possiamo festeggiare il titolo di capitale della cultura, una vittoria che si ottiene anche e soprattutto attraverso la partecipazione dei cittadini, come ci hanno ben dimostrato le altre città candidate.
Possa tutto questo servire almeno da lezione a sindaco e giunta per evitare di compiere gli stessi errori in un futuro che non è poi così lontano: nell’autunno del 2024 si celebrerà infatti il centenario dalla morte di Giacomo Puccini e siamo già alle strette con i tempi; il comune avrebbe dovuto muoversi già da mesi per attuare tutti gli interventi di riqualificazione della zona, dimostrando interesse e coinvolgendo tutta la cittadinanza. Invece ha visto bene di respingere la nostra mozione dello scorso agosto che chiedeva la completa riqualificazione di alcune zone strategiche di Torre del Lago fra cui viale Puccini, a cui è necessario restituire dignità nel rispetto del nome del Maestro.
Insomma, le premesse non sono le migliori e preso atto degli errori fatti, si pensi per lo meno a non ripeterli e a lavorare fin da subito con impegno e determinazione.
Per quanto riguarda invece la sconfitta a capitale della cultura, il sindaco sarà chiamato a dare conto dei soldi dei cittadini spesi e a fare chiarezza anche su alcuni passaggi che sono rimasti con un punto interrogativo, come l’affidamento da 60,000 euro ad una società di Milano per la gestione del sito web denominato “Portale della cultura della città di Viareggio” (sito peraltro inesistente), oppure su che fine abbia fatto il manager che ha vinto la gara per redigere il dossier di candidatura, certo sig Guglielmo Bottin, del quale si sono perse le tracce e non è mai apparso nelle uscite pubbliche. E poi se gli 88 mila euro destinati alla Società Aida per il marketing strategico e la comunicazione, con una integrazione di 9000 euro alla stessa società, siano stati ben capitalizzati o ancora dove siano finiti i due comitati che avrebbero dovuto essere costituiti così come riportato nella stessa delibera per il marketing strategico e che al 1 novembre 2021 – a seguito di una mia specifica richiesta al dirigente di accesso agli atti – ancora non erano stati ancora costituiti.
Come Fratelli d’Italia, chiederemo conto su quanto speso per questa candidatura e in particolare verificheremo che cosa hanno realmente fatto i professionisti coinvolti e profumatamente pagati con i soldi dei viareggini.
Se a niente sono serviti i roboanti richiami con i quali Giorgio del Ghingaro pensava di persuadere la giuria e portare la proclamazione a proprio favore, serva almeno da monito per evitare altri voli pindarici e concentrarsi a testa bassa sulle cose da fare.
Lo dichiara Carlalberto Tofanelli, Capogruppo FdI consiglio comunale Viareggio.