“Il caso di Ilaria Salis sta dimostrando quanto sia importante la diplomazia e l’azione degli Stati nella trattazione di tematiche afferenti alla giustizia. Da padre capisco lo struggimento del signor Salis ma da uomo delle istituzioni, come tutti noi in quest’aula dovremmo essere, non posso che sostenere, al di là delle bandiere di partito, il governo italiano”. Lo dichiara in aula, intervenendo in discussione generale al ddl Nordio, il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Sallemi, componente della commissione Giustizia. “L’azione diplomatica del governo – prosegue – è e sarà ferma e decisa nel rispetto dei diritti fondamentali ma che non può entrare a gamba tesa sulle decisioni della magistratura di un’altra nazione europea”. Il parlamentare di FdI ricorda che “proprio sulla tutela degli italiani all’estero questo governo in un anno e qualche mese ha ottenuto risultati molto importanti come la scarcerazione di Patrick Zaki e la liberazione di Alessia Piperno”, e stigmatizza “le polemiche strumentali e demagogiche di chi deve accendere un fuoco ogni giorno per attaccare questo governo”. Sallemi ricorda che “il ministro Nordio, insieme al ministro Tajani, sta seguendo il tema della misura cautelare e la difesa della dignità della persona”, due temi “che entrano direttamente in questa riforma”.