“Più della metà degli italiani non condivide i blitz degli attivisti di Ultima Generazione, per la precisione il 56% . Questi dati che emergono dall’Osservatorio sui Media e la Comunicazione di Telpress Italia ci dicono chiaramente che la gente non condivide le azioni dimostrative con imbrattamenti ai monumenti. Soprattutto dopo gli ultimi blitz a Fontana di Trevi e davanti Palazzo Madama cosparsi di fango ci dice il report sono le azioni che hanno generato in Rete il maggior dibattito. Ciò sta ad indicare che i metodi di Ultima Generazione non sono condivisi dal pubblico. Mi auguro che lo schiaffo arrivato dalla Rete agli attivisti pseudoambientalisti li redarguisca. La lotta al cambiamento climatico e al contrasto delle calamità è problematica mondiale, non riguarda solo l’Italia. Servono politiche che attuino prevenzione sui territori e politiche, più ad ampio raggio, che prevedano un piano strutturale per la transizione energetica. L’impegno del governo su questo fronte c’è così come l’attenzione del Parlamento”. Lo dichiara in una nota Massimo Milani, deputato di Fratelli d’Italia e segretario della Commissione Ambiente a Montecitorio.