“Dalla Camera al Consiglio regionale, Fratelli d’Italia porta avanti la battaglia per la proroga delle concessioni idroelettriche. Alla luce dell’attuale, grave crisi energetica, si tratta di un asset strategico che non può rischiare di essere messo in mani estere tramite gare. L’Onorevole Riccardo Zucconi ha presentato una proposta di legge a livello nazionale, mentre una mozione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale toscano” dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri e Vittorio Fantozzi.
“Presentammo questa mozione pochi giorni dopo che era scoppiata la guerra in Ucraina mettendo in guardia dalla grave crisi energetica che si sarebbe presto abbattuta anche sull’Italia. L’indipendenza energetica deve essere un obiettivo che non si deve rincorrere soltanto nella fase dell’emergenza, ma serve una programmazione chiara, dobbiamo promuovere una campagna per l’autosufficienza energetica -sottolineano Veneri e Fantozzi- La Regione Toscana ponga attenzione alle concessioni idroelettriche, una delle poche risorse naturali di cui è dotato il territorio regionale e nazionale. Le concessioni statali idroelettriche sono a scadenza o addirittura già scadute. Diciamo no alle aste, si alla tutela delle fonti rinnovabili. Con la mozione approvata abbiamo impegnato la Regione Toscana ad attivarsi in Conferenza Stato-Regioni per tutelare gli operatori nazionali del settore idroelettrico e consentire la proroga delle concessioni vigenti; di vigilare sull’operato dei titolari di concessioni in modo che siano garantiti gli investimenti necessari all’adeguamento degli impianti e delle opere idrauliche civili, per consentire la massima efficienza del sistema idroelettrico nazionale; di realizzare un apposito studio per individuare siti dove potrebbero essere installati nuovi impianti”.
“L’idroelettrico è la fonte di energia rinnovabile, naturale ed ecologica, utilizzata da più tempo in Italia, una fonte energetica antica ma oggi ancora più attuale. Energia pulita! Più del 50% della capacità installata nel nostro Paese supera i 50 anni di vita, impianti che necessitano di rinnovamenti importanti. Ma l’incertezza normativa ha bloccato lo sviluppo del settore, per favorire l’avvio di un ciclo di investimenti importante occorre garantire certezza ai concessionari della possibilità di rientrare degli investimenti fatti” spiegano Veneri e Fantozzi.
“Ho presentato una proposta di legge per salvaguardare la gestione nazionale delle concessioni idroelettriche, per garantire che il principio di reciprocità fra le nazioni venga assicurato e per far sì che gli interessi nazionali non vengano violati. Ho chiesto al ministro Cingolani di normare urgentemente il settore. In alcuni Stati membri dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo i diritti di utilizzo della risorsa idroelettrica non hanno scadenza (ad esempio Svezia, Norvegia e Regno Unito). Per una volta questo Governo faccia valere i diritti degli italiani in Europa e decida di non regalare un settore strategico a potenze straniere” fa sapere Zucconi.