“Siamo davanti al gravissimo pericolo di una desertificazione del tessuto produttivo italiano. Molte imprese potrebbero chiudere, licenziare e non riaprire più. Lo Stato dovrebbe dare un segnale fortissimo e dire che chi tiene duro è un eroe e che l’aiuterà in ogni modo possibile con un sostegno economico diretto, con la riduzione generalizzata della pressione fiscale, azzerando tutti i vincoli e la burocrazia che soffocano le imprese, liberando il mercato del lavoro. Non è il momento di chiedere qualcosa alle imprese, ma di difenderle e supportarle. La fase di ricostruzione può diventare un’occasione per il rilancio della nostra economia? se non commettiamo errori, si. Lo Stato deve fare la sua parte, non solo liberando l’economia ma anche con un imponente piano di investimenti pubblici che hanno un importante effetto moltiplicatore”.
Lo dice in una intervista al Quotidiano Nazionale il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“L’Unione Europea e non l’Europa, che è altra cosa e che sopravviverà a prescindere, deciderà in questa crisi del suo futuro. Se si dimostrerà inutile o dannosa, questa emergenza segnerà la fine dell’UE, che deve ora dimostrare tutta la sua forza con interventi a sostegno dell’economia reale e con una politica monetaria che tuteli gli Stati nazionali dalla speculazione finanziaria”, spiega il presidente di FdI.
Ieri, la Meloni, era intervenuta sull’annuncio della sospensione del Patto di Stabilità da parte della Commissione UE, dicendo: «Giusto e doveroso lo stop al patto di stabilità annunciato dal presidente della commissione UE, Ursula Von der Leyen. Questa decisione abbatte un altro limite alla possibilità di utilizzare tutte le risorse che saranno necessarie per difendere le imprese e le famiglie di questa nazione. Il governo agisca subito: Fratelli d’Italia è in prima linea e continuerà a studiare e proporre i provvedimenti necessari a sostenere gli italiani».