“A Cuperlo smemorato ricordiamo che c’è stato il congresso della CGIL del ‘49, ed in particolare un uomo come Di Vittorio, a lanciare la proposta di un “minimo di salario”. Peccato che ci siano voluti 65 anni perché non certo gli eredi del PCI si accorgessero della questione, ma i 5stelle che la proposero. Allora il PD gli faceva concorrenza, a differenza di oggi con cui invece fa comunella. Senza dimenticare che l’accusa rivolta al ministro Lollobrigida, di cui sono state travisate- pretestuosamente- le parole, non trovi riscontro con la realtà. Lollobrigida censura i Paesi dove ‘la scelta alimentare è legata al censo’ e loro ‘capiscono’ il contrario. Anche il noto chef Vissani conferma la bontà delle parole del Ministro, il cui senso era la capacità di riconoscere la qualità del cibo, con la scelta, nella semplicità della ricetta, di prodotti genuini e freschi. Tempi davvero bui per Cuperlo e il suo PD che monta polemiche inutili”.
Lo dichiara Manlio Messina, vice capogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera.