Deidda (FdI): Douglas nonostante ricavi fa pagare crisi pandemica ai lavoratori

Presentata interrogazione parlamentare

“La mia solidarietà ai lavoratori della catena Douglas Italia che, oggi, sono scesi in piazza per lanciare il loro grido di dolore e un appello per non perdere il posto di lavoro, messo a rischio dalla decisione dell’azienda che vuole puntare sull’E-Commerce e chiudere i punti di vendita in Italia, tra i quali molti in Sardegna”, dichiara Salvatore Deidda, deputato di FdI;

“Una decisione vergognosa visto che la stessa azienda, a gennaio, ha diramato una nota in cui si affermava non solo la crescita in modo esponenziale dell’E-Commerce nei sei mesi dell’anno fiscale 2018-19, ma anche un bilancio positivo del semestre a livello di vendite fisiche: la catena tedesca di profumerie ha generato, infatti, ricavi per 1,95 miliardi di euro (+4,8%) e l’ebitda reported è avanzato del 3,5% a 206 milioni di euro. Appare chiaro – incalza Deidda – che l’E-Commerce cresce quando i cittadini sono costretti da due anni di pandemia a continue limitazioni degli spostamenti. A pagarne le scelte, però, non possono essere i lavoratori visti i guadagni dell’azienda. Questo impoverimento del commercio nelle città va assolutamente fermato. Presenterò un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico affinché raccolga subito l’appello, convochi le parti e salvi le professionalità”, conclude l’esponente di FdI

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