“Sono mesi che sollecitiamo azioni incisive per contrastare le delocalizzazioni delle nostre aziende in Europa dell’est, dove notoriamente ci sono regimi normativi di maggiore favore e costi del lavoro più bassi. Ma prendiamo atto che l’esecutivo ancora è ben lontano dall’offrire delle soluzioni.”
E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli’ d’Italia, Walter Rizzetto, dopo aver ricevuto riscontro dal ministero del lavoro al question time a sua firma con cui chiedeva la tutela dei 71 dipendenti del gruppo Riello che saranno licenziati per decisione della proprietà che intende delocalizzare in Polonia.
“Dal governo nessuna iniziativa concreta – prosegue il deputato -. La sottosegretaria Nisini ci riferisce che per chi delocalizza potrebbero essere applicate delle sanzioni. Francamente la sottosegretaria sa benissimo che per farlo dovrebbero essere adottate delle norme che ancora non esistono. Inoltre, la vera soluzione non è da individuare in sanzioni punitive ma in un intervento del governo italiano e in primis del presidente Draghi nelle sedi opportune dell’UE. E’ ingiusto il danno che riceve l’Italia a causa delle politiche aggressive fiscali e sul costo del lavoro di alcuni Paesi dell’UE. Vanno assunti dei provvedimenti affinché non continui ad essere alterata l’allocazione delle risorse all’interno dell’Unione. Intanto – conclude Rizzetto – si convochi ad un tavolo istituzionale il gruppo Riello e si provveda a salvaguardare i lavoratori, che fino a poco tempo fa non avevano alcun sentore dei licenziamenti, visto che l’azienda non è in crisi”.