Dl Agosto. Nastri (FdI): no ad imprese di serie A e B. Aiuti vadano in base alle perdite di fatturato, presentare pacchetto emendamenti

“No ad aziende di serie A e serie B. Il decreto Agosto, infatti, sfavorisce le imprese dei piccoli territori, favorendo quelle nelle città più grandi. In particolare, ne esce danneggiata l’imprenditoria del territorio del novarese che come le altre aziende d’Italia ha subito pesanti perdite dalla pandemia e necessita di sostegno e di aiuti per tornare a crescere. Per questo presenterò un pacchetto di emendamenti che risolva queste storture e, nel rispetto dei diritti di tutti, garantisca anche alle aziende del novarese le necessarie risorse”. Ad annunciarlo è il senatore di Fratelli d’Italia, Gaetano Nastri, senatore di Fratelli d’Italia e vicecoordinatore vicario di FdI in Piemonte.

“Anche il decreto Agosto non aiuta le imprese e non crea le condizioni per il rilancio. Riguardo le strutture ricettive presenti nel nostro territorio, pesantemente penalizzate da un lungo lockdown oltre la metà di maggio, è stata prevista l’abolizione dell’Imu ma con la previsione che proprietà e gestione coincidano. Un aspetto che penalizza fortemente le nostre strutture visto che spesso per mere ragioni di bilancio sono divise in due società, anche se legate sempre alle stesse persone fisiche. Con la conseguenza che non potranno accedere all’abolizione dell’Imu. Inoltre, il decreto Agosto prevede che soltanto le aziende ricomprese nei comuni capoluogo di provincia o città metropolitana potranno godere di un ulteriore contributo a fondo perduto, purché però dimostrino di aver avuto presenza consistente di turisti stranieri in numero pari o superiore a quello degli abitanti. Una discriminante grave che esclude proprio le nostre imprese a favore di quelle di grandi città come Milano o Roma. E’ evidente che questa condizione sfavorisce le piccole realtà, favorendo quelle nei grandi centri. E’ una condizione inaccettabile, a cui bisogna trovare una soluzione, perché la pandemia ha colpito tutte le imprese, grandi e piccole, nelle città così come nei territori più isolati e l’unico parametro a cui si deve far riferimento deve essere quello della caduta del fatturato tra 2019 e 2020 compensato in percentuale” conclude il senatore Nastri.

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