Ex Ilva, Calandrini (FdI): “È necessario un grande senso di responsabilità”

“La questione dell’ex Ilva non è certo di facile soluzione. Da sempre è stato necessario trovare un compromesso tra l’inquinamento del sito che ha portato a migliaia di vittime e la necessità di non interrompere la produzione che avrebbe causato e causerebbe la perdita di oltre 10mila posti di lavoro. Negli anni sono stati presi degli accordi per ridurre le emissioni inquinanti. Accordi non mantenuti anche perché il Governo Conte nel 2019 annullò lo scudo penale precedentemente concesso agli investitori; norma che causò la situazione di stallo e incertezza che si protrae ancora oggi. Bene ha fatto il Governo Meloni lo scorso anno ad assicurare le risorse per far fronte al caro energia e sostenere la continuità aziendale, e ora farà chiarezza sui tempi e sulle modalità di realizzazione del piano industriale comprensivo degli interventi di decarbonizzazione. Nessuno degli impegni presi, infatti, è stato mantenuto sia riguardo agli impegni occupazionali, sia al rilancio industriale. Inoltre Arcelor Mittal vuole cedere le quote conservando i privilegi, dichiarando di non voler investire. Non è una strada percorribile, come ha ben chiarito oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. L’ex Ilva deve diventare il più grande sito siderurgico green d’Europa e il Governo sta lavorando per questo. Si richiede, però, oggi più che mai a tutte le parti un grande senso di responsabilità”.

Lo dichiara in una nota il Senatore Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.

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