Sono comparse in tutta la città di Acerra, nelle ultime ore, delle gigantografie pseudo-elettorali del sindaco Lettieri che coprono interamente lo spazio riservato per legge a tutte le forze politiche in vista delle imminenti regionali 2020.
Sulla questione interviene con un comunicato la dirigenza cittadina di FDI Acerra:
“Siamo di fronte a un’azione di bullismo elettorale, una miope prova di forza che oscura i basilari principi della democrazia in città. Sappiamo tutti che dietro la retorica campagna istituzionale del sindaco e delle sue “vittorie” si cela un messaggio elettorale (con soldi pubblici).
Una comunicazione anche irrispettosa verso l’impalpabile maggioranza visto che il sindaco non parla mai a nome dell’amministrazione ma sempre di sé stesso, manco fosse un santone da venerare.
Non si può pensare di occupare gli spazi riservati alla democrazia e alle minoranze. Il sindaco non può credere che la città sia di sua proprietà.
L’art 9 della l. 28/2000 stabilisce che è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche, convocati i comizi elettorali nei termini previsti da legge, di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle impersonali e necessarie. In particolar modo quelle sospette di strumentalizzazione propagandistica a favore dei candidati.
Monitoreremo la situazione, e ci aspettiamo la rimozione immediata del materiale in questione”
Sulla questione interviene con un comunicato la dirigenza cittadina di FDI Acerra:
“Siamo di fronte a un’azione di bullismo elettorale, una miope prova di forza che oscura i basilari principi della democrazia in città. Sappiamo tutti che dietro la retorica campagna istituzionale del sindaco e delle sue “vittorie” si cela un messaggio elettorale (con soldi pubblici).
Una comunicazione anche irrispettosa verso l’impalpabile maggioranza visto che il sindaco non parla mai a nome dell’amministrazione ma sempre di sé stesso, manco fosse un santone da venerare.
Non si può pensare di occupare gli spazi riservati alla democrazia e alle minoranze. Il sindaco non può credere che la città sia di sua proprietà.
L’art 9 della l. 28/2000 stabilisce che è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche, convocati i comizi elettorali nei termini previsti da legge, di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle impersonali e necessarie. In particolar modo quelle sospette di strumentalizzazione propagandistica a favore dei candidati.
Monitoreremo la situazione, e ci aspettiamo la rimozione immediata del materiale in questione”
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