Il coordinatore di vallata di FdI Emanuele Orcese, cons. Comunale di Badia Tedalda – AR, interviene sulle ultime previsioni dell Regione Toscana in tema di continuità assistenziale.
“Secondo l’ultima ordinanza numero 107 del presidente della regione Toscana,” – dice Orcese, – “i medici di continuità assistenziale saranno in servizio dalle 20 alle 24. Successivamente: recita l’ordinanza ‘…La continuità assistenziale sarà garantita dopo le ore 24 da centrali telefoniche, programmate sul modello Hub-Spoke, che saranno attive fino alle ore 8 del mattino’.
Pur essendo certo della necessità di rafforzamento del personale sanitario durante questa emergenza, sono preoccupato per tutte le persone che dovessero sentirsi male durante la notte e nel fine settimana e che, non avendo un medico che li possa visitare a casa, nel dubbio si recherebbero nei P.S. o chiamerebbero il 118 anche per situazioni non gravi, creando ulteriori disagi alle strutture ospedaliere.”
Prosegue Orcese:
“Capisco la finalità del provvedimento e le necessità disperate di una sanità senza personale e con sempre meno strutture aperte e con poche risorse, ma ritengo che difficilmente la popolazione potrà essere ben assistita soprattutto nei territori periferici e di montagna.
Come tutti mi auguro che tutto questo finisca al più presto, sperando che si possa pensare a soluzioni sempre più efficaci, magari continuando a garantire un’assistenza 20.00 – 8.00, utilizzando i medici di CA come filtro primario visitando i pazienti e facendo fare a questi medici i tamponi se necessario anche in orario notturno visto che “le Regioni, nell’ambito degli AIR possono prevedere il coinvolgimento nell’effettuazione dei predetti tamponi dei Medici di Continuità Assistenziale… al fine di integrare eventuali situazioni di disagio” garantendo la presenza capillare di cui abbiamo tanto bisogno soprattutto in quelle zone dove l’ospedale è difficile da raggiungere in tempi brevi”.
“Secondo l’ultima ordinanza numero 107 del presidente della regione Toscana,” – dice Orcese, – “i medici di continuità assistenziale saranno in servizio dalle 20 alle 24. Successivamente: recita l’ordinanza ‘…La continuità assistenziale sarà garantita dopo le ore 24 da centrali telefoniche, programmate sul modello Hub-Spoke, che saranno attive fino alle ore 8 del mattino’.
Pur essendo certo della necessità di rafforzamento del personale sanitario durante questa emergenza, sono preoccupato per tutte le persone che dovessero sentirsi male durante la notte e nel fine settimana e che, non avendo un medico che li possa visitare a casa, nel dubbio si recherebbero nei P.S. o chiamerebbero il 118 anche per situazioni non gravi, creando ulteriori disagi alle strutture ospedaliere.”
Prosegue Orcese:
“Capisco la finalità del provvedimento e le necessità disperate di una sanità senza personale e con sempre meno strutture aperte e con poche risorse, ma ritengo che difficilmente la popolazione potrà essere ben assistita soprattutto nei territori periferici e di montagna.
Come tutti mi auguro che tutto questo finisca al più presto, sperando che si possa pensare a soluzioni sempre più efficaci, magari continuando a garantire un’assistenza 20.00 – 8.00, utilizzando i medici di CA come filtro primario visitando i pazienti e facendo fare a questi medici i tamponi se necessario anche in orario notturno visto che “le Regioni, nell’ambito degli AIR possono prevedere il coinvolgimento nell’effettuazione dei predetti tamponi dei Medici di Continuità Assistenziale… al fine di integrare eventuali situazioni di disagio” garantendo la presenza capillare di cui abbiamo tanto bisogno soprattutto in quelle zone dove l’ospedale è difficile da raggiungere in tempi brevi”.