“Il forte incremento di decessi a causa dell’epidemia e la conseguente necessità di provvedere alla tumulazione di un ingente numero di salme in breve tempo, ha evidenziato le forti carenze strutturali dei cimiteri della Capitale e del territorio sub urbano. In pratica si corre il rischio che a breve possano mancare i loculi per accogliere i defunti, non avendo l’amministrazione Raggi provveduto agli ampliamenti previsti. Pesanti ritardi si registrano nella concessione delle licenze edilizie per la costruzione di tombe nel cimitero di Prima Porta per il quale tante richieste presentate da privati ed agenzie funebri risultano inevase. Al cimitero del Verano ci sono da tempo alcune centinaia di loculi vuoti, ma ancora non vengono messi all’asta dal Comune. La mancanza di personale già riscontrata prima del Coronavirus, rende oltremodo difficoltoso il reperimento di nuove sepolture, anche perché la procedura di riesumazione e trasferimento all’ossario per avvenuta scadenza della concessione dei loculi, è stata molto rallentata non essendoci sufficienti operatori cimiteriali per provvedere alle cosiddette seconde sepolture e contemporaneamente, alla tumulazione delle salme che afferiscono ogni giorno. Rileviamo a questo proposito il mancato completamento del concorso per 20 seppellitori che se fossero stati assunti, avrebbero compensato le defezioni dovute ai contagi da Covid19 che in queste ultime settimane hanno pressoché dimezzato gli effettivi del servizio cimiteriale. Pure gli uffici per il rilascio della documentazione avrebbero bisogno di un rinforzo di altri impiegati, poiché dopo le chiusure al pubblico e il passaggio alla modalità online, si sono allungati notevolmente i tempi di lavorazione delle pratiche per la cremazione, anche in considerazione dell’aumentata richiesta di tale rito funebre. Di nuovo rilanciamo l’allarme degli imprenditori delle agenzie funebri che, registrando contagiati tra i loro operatori incaricati di presentare la documentazione per le pratiche cimiteriali, chiedono da tempo l’inserimento nella programmazione delle vaccinazioni per le categorie professionali a rischio, sia del loro personale che dei dipendenti Ama di questo servizio.” Così in un comunicato Fabrizio Ghera capogruppo di FdI alla Regione Lazio, Francesco Figliomeni (FdI) vice presidente dell’Assemblea Capitolina.