“Voglio ringraziare il ministro Nordio per aver volato alto nella sua relazione in cui ha detto: la giustizia italiana poggia sulla civiltà giudaico-cristiana e romana. E proprio su questi principi che va interpretata la nostra riforma della giustizia. Per questo bisognerebbe capire che le leggi approvate nell’ultimo anno dal governo Meloni hanno un fine chiaro e radici profonde. Eliminazione dell’abuso d’ufficio, norme contro i rave party, leggi giovanili contenute nel decreto Caivano, leggi sull’immigrazione previste nel decreto Cutro: questi singoli passaggi vanno inquadrati in un concetto più ampio. Si punta a reprimere, a rieducare ed a educare: paletti fondamentali della nostra civiltà giuridica. Questa filosofia di fondo doveva essere al centro del dibattito. Non è corretto che si venga qui ed essere accomunati a chi favorisce la criminalità organizzata. Non possiamo essere accusati di malaffare, quando puntiamo a eliminare l’abuso d’ufficio. Siamo tutti uomini liberi con un chiaro mandato dei cittadini. Uomini e donne che ci hanno votato. Rifugiamo il principio dell’Italia classista che voi fomentate e non siamo noi quelli che affamano i poveri: l’opposizione per questo dovrebbe vergognarsi”.
Lo dichiara in Aula il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Berrino, capogruppo in commissione Giustizia a Palazzo Madama.