Oggi, le manifestazioni degli agricoltori europei, che, visti e considerati i mezzi di trasporto con cui si mobilitano, hanno preso il nome di trattori, sono sfociare in uno scontro con le forze dell’ordine durante il Consiglio UE.
La foce della protesta avrebbe provato a sfondare il cordone di Polizia a Rue de La Loi e lanciando petardi e fumogeni a Rue Froissart.
La reazione dei manifestanti è dovuta anche ad un mancato confronto delle istituzioni con quest’ ultimi: piuttosto evidente che le clessidre della pazienza siano sul punto di esaurirsi, in quanto gli agricoltori dimostrerebbero una pesante indifferenza, nei confronti delle istituzioni europee.
Sarebbe opportuno che i rappresentanti delle rispettive nazioni si impegnino rapidamente, per trovare una soluzione favorevole per gli agricoltori, che sono da sempre parte della spina dorsale delle produzioni europee e del commercio.
Molti, tra gli animatori delle proteste, avrebbero attestato anche le loro paure in merito alle materie vegetali e di produzione genuina, che avrebbero rischiato di penalizzare gli stessi agricoltori.
Sul tema è intervenuto Carlo Fidanza, nonché il Capodelegazione di Fratelli d’Italia, il quale ha asserito quanto segue:” In queste sedi ho ribadito il nostro sostegno alle richieste degli agricoltori, che sono perfettamente in linea con le battaglie da noi condotte in questi anni contro le ecofollie di Timmermans e della sinistra rosso-verde. Per buona parte di questa legislatura abbiamo cercato di contrastare, inascoltati, la deriva ideologica che si è abbattuta sugli agricoltori europei. Ci aspettiamo subito alcuni forti segnali: il primo dalle proposte della Commissione Ue al Consiglio Agrifish, il secondo nella Plenaria di Strasburgo dove lavoreremo per bocciare la legge sul ripristino della natura. Ma il segnale più forte dovrà arrivare dalle urne delll’8-9 giugno, quando i cittadini saranno chiamati a scegliere tra due modelli alternativi di Europa: quella rosso-verde della decrescita infelice e quella conservatrice che difende i produttori”.
L’intervento di Fidanza dimostra un grande impegno, da parte dei conservatori italiani, per trovare una soluzione, in grado di ausiliare i manifestanti e favorire le loro attività: l’europarlamentare ha insistito sulle colpe della sinistra, rea di non essere riuscita ad aiutare questa frangia di lavoratori, dimostrando uno scarso sentimento sindacale.
Le politiche “ambientaliste” di Thunberg, hanno invalidato il lavoro di tanti allevatori ed agricoltori: sembra che la sinistra europea abbia di fatto favorito i capricci di quella che, all’epoca, era una bambina inesperta del vero significato dell’ “Ecologia”, su cui si è formato un vero e proprio fenomeno para-religioso e tutt’altro che positivo, oltre che passivo- aggressivo.
Le lancette degli orologi scorrono, anche per le elezioni europee, che – come già specificato da Fidanza – si terranno l’8 ed il 9 giugno: queste potrebbero invertire la rotta delle attuali politiche europee, favorendo l’area conservatrice rispetto a quella progressista, che di sviluppi sembra averne portati ben pochi.