Governo Meloni: 6 mesi di successo

La sinistra nazionale e internazionale ha dubitato sin dall’inizio della sua capacità di dare quella stabilità della quale l’Italia non gode da tanti anni; la realtà invece é che Giorgia Meloni si è già guadagnata il rispetto di molti. Quei titoli catastrofici e quegli attacchi indegni, a volte addiritura personali, rimangono adesso come un archivio che ci permete ricordare che non sono stati affatto sei mesi di passeggiata.

Come si é passati su CNN da “L’Italia elegge il governo piú di destra dalla Seconda Guerra Mondiale” a parlare di “100 giorni di successo“? Il Washington Post, che ora scrive “Il suo successo potrebbe essere un modello“, non aveva invece intitolato “Meloni mostra l’avanzata della estrema destra e la sua pericolositá”? Lo stesso percorso hanno fatto diverse altre testate del mondo.

La prima chiave del suo successo è stato il pragmatismo con cui ha saputo gestire i rapporti con gli altri partiti della coalizione di Centrodestra, Lega e Forza Italia. Ció le ha permesso di raggiungere rapidamente gli accordi necessari, nonostante alcune differenze, peraltro naturali in alleanze di questo tipo.

Non si puó dire che l’inizio si ha stato facile, visto che la prima grande sfida è stata nientemeno che la legge di bilancio. Una manovra modellata soprattutto sui tagli del caro energia e approvata a tempo di record, facendo mordere la polvere alle “Cassandre” che sventolavano lo spettro dell’esercizio provvisorio.

Parallelamente, in politica estera il Governo ha appoggiato con decisione l’Unione Europea e la Nato sulle sanzioni alla Russia e sul sostegno all’Ucraina. Il Presidente del Consiglio ha anche voluto incontrare personalmente Volodimir Zelensky, per sottolineare la vicinanza dell’Italia ed aggiudicarsi la pole position nella futura ricostruzione della martoriata nazione.

Una delle tante battaglie che il nuovo presidente del Consiglio ha dovuto affrontare è stata l’esplosiva situazione dell’immigrazione illegale. In questo senso, recentemente é stato approvato dal Senato il decreto Cutro, che prevede una stretta sulla protezione speciale, concessa in futuro solo per casi eccezionali, nonché una migliore gestione dei flussi regolari e il contemporaneo stop al business dell’immigrazione clandestina. Su questo tema il premier rivendica “il nostro ruolo attivo” ed inoltre avverte “…chiediamo che anche gli altri stati costruiscano con noi una nuova politica migratoria europea”. Concludendo che é necessario “sbloccare il finanziamento di 1,9 miliardi del Fondo Monetario Internazionale alla Tunisia, l’Unione europea e la Banca mondiale devono muoversi”.

I burocrati di Bruxelles, invece di manipolare, anche attraverso la complicitá del mainstream, l’opinione pubblica contro l’Italia, etichettandola come omicida o xenofoba, dovrebbero cercare soluzioni concrete per fermare il traffico di esseri umani, che costa la vita di tanti africani. Caso contrario, sarebbero tristemente complici di questo ignobile business.

Sono state inoltre prese altre misure di protezione. Per esempio, la produzione, la commercializzazione e l’importazione di cibo sintetico sono state vietate in maniera assoluta. Tale divieto é volto a tutelare in primo luogo la salute della popolazione, ma sopratutto a salvaguardare tutto il comparto agroalimentare, uno dei settori più forti e strategici  d’Italia, che fa della qualità e dell’eccellenza i propri punti di forza.

Per quanto riguarda la farina di insetti, dal Governo sono arrivati quattro decreti di severa regolamentazione, per cui i prodotti che la includano nella propria formula dovranno essere disposti su scaffali separati e recare chiare indicazioni sulla loro composizione e sugli eventuali pericoli per la salute. L’uso di tali farine é stato comunque directamente proibito per la produzione di pizza e pasta.

D’altra parte, il primo Documento di Economia e Finanza indica i tre obiettivi principali della politica economica e di bilancio che il Governo intende realizzare nel medio termine: il rilancio dell’economia, la riduzione del deficit e del debito ed il sostegno ad una definitiva ripresa dell’economia italiana.

Giorgia Meloni ha detto al riguardo: “Manterremo i nostri impegni nei tempi prefissati, continuando a lavorare per poter dare soluzioni concrete agli italiani”.

Nel breve termine, invece, si intende sostenere la crescita segnalata dagli ultimi dati, lavorando anche per l’abbattimento dell’inflazione. Sono state inoltre avviate importanti riforme economiche strutturali. Intanto,  il Governo registra con soddisfazione la crescita del Pil nel primo trimestre del 2023, dello 0.5% in termini congiunturali e dell’1.8% in termini tendenziali.

Infatti, secondo i dati relativi all’occupazione disponibili a marzo 2023, si registra un aumento degli occupati, rispetto a dodici mesi prima, dell’1,3%, ció che significa ben 297mila lavoratori in più.

Nel corso del Consiglio dei ministri tenutosi il Primo maggio, via Dl Lavoro, é stato varato un taglio di 7 punti del cuneo fiscale, che assicurerà fino a 100 euro in più al mese ai lavoratori in busta paga. “Nel giorno della festa dei lavoratori, il Governo sceglie di lavorare”, ha sottolineato il premier Meloni, “perché occorre dare delle risposte concrete a tutti i lavoratori”.

I governi di sinistra sempre incrementano il clientelismo, per esempio con strumenti come il Reddito di cittadinanza, che gli permete tenere “prigionieri” molti votanti. In cambio, la destra pretende nobilitare i cittadini creando lavoro. Le fallimentari administrazioni a trazione centrosinistra hanno amato così tanto la povertà che hanno fatto di tutto per moltiplicarla, mentre l’attuale governo prende le misure necessarie per creare opportunità, che migliorino il benessere degli italiani.

In effetto, sei personaggi senza legittimità popolare hanno dato vita, negli ultimi dieci anni, a sette differenti governi. C’era proprio bisogno di un governo eletto dal popolo, che lavori sui problemi reali delle persone e proponga soluzioni concrete. Gli italiani stanno rispondendo positivamente a questo cambiamento, visto che la popolaritá di Giorgia Meloni é in continuo aumento. Anche internazionalmente, i critici della prima ora si vedono costretti a prenderne atto.

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Candela Sol Silva
Candela Sol Silva
Studentessa di ingegneria, giornalista e intervistatore. È stata responsabile della campagna elettorale e addetta stampa del candidato alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia in Sud America, Vito De Palma, alle ultime elezioni del settembre 2022.

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