“Come era la storia dei pieni poteri? Almeno Salvini li rivendicava dopo aver avuto milioni di voti dagli italiani… E dove si sono nascoste le anime belle della democrazia, perché tacciono di fronte alla trasformazione di Palazzo Madama in un Papeete?”. E’ quanto scrive il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati.
“Le sferzate ai senatori, le alzate di voce, il riconoscimento dato a 2000 sindaci (e gli altri 6000? E le decine di milioni di cittadini non sindaci?) di essere stati decisivi per il suo ripensamento rappresentano tasselli di una deriva plebiscitaria pericolosamente limpida. Va rammentato ai nostri alleati di centrodestra che Draghi ha ampiamente smarginato dai compiti eccezionali che davano un vago senso a un governo di quasi unità nazionale”.
“Perché – ha aggiunto Rampelli – vuole legiferare sui balneari, sui tassisti e sulla concorrenza? Perché vuole occuparsi dei rifiuti di Roma? Non sono affatto materie coerenti con pandemia e fondi europei, né con la guerra della Russia all’Ucraina. Si tratta di materie squisitamente politiche su cui le ricette del centrodestra e del centrosinistra sono diverse. Perché vuole prendersi poteri e facoltà che possono conferirgli solo i cittadini con un voto consapevole?”
“Se gli piace tanto la democrazia fino al punto di interpretarla ad ampio spettro- ha precisato Rampelli – fondi un partito e si misuri con le elezioni. Perché così funziona nelle istituzioni, il Parlamento non è il Cda di Unicredit. Si faccia dare un mandato vero dai cittadini e non uno finto da migliaia di signori chiamati via telefono dal Pd a sottoscrivere un appello scritto da Letta. Dalla piattaforma Rousseau alle firme digitali?”.
“Ci auguriamo – ha concluso Rampelli- un sussulto di dignità e coerenza da Lega e Forza Italia per dare all’Italia in solo due mesi con il voto anticipato, una lunga stagione di governo stabile e omogeneo. Di centrodestra. Il governo della comunità”.