Istruzione, disagi a famiglie e trasporto scolastico per l’orario aggiuntivo di motoria per le classi quinte della scuola primaria

Razzolini (FdI): “Richiesta ai parlamentari veneti di Fratelli d’Italia la modifica urgente della legge 234. Le due ore in più siano inglobate in compresenza come per il tempo pieno”.

“Dopo aver accolto le istanze di tanti amministratori locali del territorio ho formalizzato la richiesta, attraverso una lettera aperta rivolta a tutti i parlamentari veneti di Fratelli d’Italia, di modifica urgente della legge 234 che ha introdotto l’orario aggiuntivo per le classi quinte della scuola primaria”.

Così il consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, che in qualità di membro della Sesta commissione consiliare permanente in materia di politiche per l’istruzione interviene sull’introduzione delle due ore aggiuntive di educazione motoria per le classi quinte della scuola primaria introdotte con la legge n. 234 del 30 dicembre 2021.

“La promozione dell’educazione motoria nella scuola primaria, anche in virtù del conseguimento degli obiettivi del Pnrr, è senz’altro importante per stimolare l’attività fisica dei ragazzi con sicuri benefici in termini di salute e apprendimento – dichiara Razzolini. La nuova legge però, entrata in vigore a settembre con l’inizio dell’anno scolastico e declinata dal Ministero dell’istruzione, non considera i disagi che l’orario aggiuntivo reca alle famiglie degli alunni delle classi quinte che non adottano il modello del tempo pieno”.

“In molti casi, infatti, le classi quinte senza tempo pieno sono costrette per due giorni a settimana a prolungare di una ora l’orario ordinario coperto dal trasporto scolastico ordinario, costringendo le famiglie che abitualmente fruiscono di tale servizio a trovare soluzioni alternative che spesso recano disagi in termini di costi aggiuntivi e di conciliazione dei tempi lavorativi” – prosegue il consigliere veneto di Fratelli d’Italia.

“Pensiamo a tutti quei genitori che contano due o più figli frequentanti la scuola primaria in diverse classi tra cui la quinta – aggiunge Razzolini. Per loro il disagio è doppio in quanto costretti a recarsi a scuola per recuperare i propri figli all’orario ordinario prima, e dopo un’ora a tornare a prendere chi frequenta la quinta. Una situazione che non tiene conto delle difficoltà di gestione per le famiglie”.

“Considerando che la frequenza delle lezioni è obbligatoria, ma che la criticità nella gestione dell’orario aggiuntivo sta causando forti disagi nelle famiglie degli scolari e un ulteriore aumento dei costi per il trasporto scolastico, è più che mai necessario intervenire con urgenza per modificare la legge 234 – sottolinea Razzolini. L’orario aggiuntivo di due ore in più a settimana sia inglobato all’interno dell’orario base di lezione attraverso la compresenza dei docenti come già accade per le classi che adottano il tempo pieno”.

“La situazione per le famiglie sta diventando insostenibile, e visto le difficoltà legate alla crisi economica ed energetica, non è ammissibile che ulteriori criticità arrivino dalla scuola” – conclude il consigliere Razzolini.

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