Livorno, Romiti: Portiamo lirica e opera fuori dai teatri

Livorno. “Porteremo le opere liriche fuori dal teatro, spostandole in altri contesti come le fortezze medicee e Piazza Mascagni,  una terrazza che porta il nome di un grande livornese  – dice Andrea Romiti candidato sindaco del centrodestra – perchè abbiamo la necessità di rinnovare l’offerta teatrale  e quindi promuoverla anche attraverso l’inserimento nei pacchetti turistici.

La cultura è identità ma anche business, se la tradizione torna a far parte della quotidianità è bello per i livornesi ed è bene per la città”. Nella sede di Forza Italia in via Mayer, proprio di fronte al Goldoni, si gettano le basi di un nuovo progetto insieme al maestro Marco Severi e allo scenografo Stefano Bracci. Ad iniziare la conferenza è però Giancarlo Ghezzani, classe 2000, il candidato più giovane alle prossime elezioni amministrative: “La cultura è di tutti, non solo appannaggio dei salotti della sinistra – dice Ghezzani, lista Lega, studente e appassionato di arte e cultura – se sarò eletto mi batterò per favorire il contatto tra i miei coetanei ed il mondo del teatro. L’Opera è un urlo di libertà tramutato in canto ma è anche il principale strumento di cultura italiana nel mondo”.

“La Lirica è uno dei made in Italy, è sinonimo di Italia e l’italiano ne è la lingua ufficiale” dice il maestro Marco Severi, già direttore del Maggio musicale fiorentino conosciuto a Livorno per aver aperto la stagione teatrale in due occasioni.

“Il Goldoni è un grande teatro, sia per la capienza che per l’acustica, ha enormi potenzialità ma manca di offerta ed ha poco pubblico – continua Severi – l’Opera è un brand e può portare persone anche al di fuori dei teatri, basta conoscere i mezzi per farlo e saperli utilizzare magari approfittando dei finanziamenti destinati al Teatro di Tradizione”. “L’Italia ha esportato nel mondo il modo di fare teatro – racconta lo scenografo Bracci, il primo ad aver portato la lirica in Cina – la scenografia all’italiana consente di portare il teatro lirico dappertutto permettendo di fare spettacolo e renderlo oggetto di scambio. Per fare questo occorrono le maestranze che oggi si stanno perdendo”.

“Stimoleremo la città con progetti e percorsi di studio sulla lirica, organizzeremo laboratori di strumento e di canto completando così l’offerta scolastica delle classi ad indirizzo musicale che già ci sono” dice Elisa Amato, ex provveditore agli studi e capolista di Forza Italia.

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