“Nulla c’entra quello che è accaduto a Bruxelles con quello di cui parliamo oggi. Italia c’è necessità di avere una normativa sulle lobbies che metta a sistema un tema come questo. Io vorrei fare in questa legislatura una legge sulle lobby molto semplice: si copia quello che hanno fatto a Bruxelles, non nel senso delle valigie. Hai un tesserino, rappresenti un’azienda, hai un registro, puoi parlare con i politici. I lobbisti a Bruxelles partecipano alle commissioni senza diritto di voto ma soltanto per capire dove va la scelta del decisore pubblico. Non c’è cosa peggiore di avere a che fare con i tuttologi. I politici non sanno tutto e neppure i loro collaboratori. Porto alcuni esempi: la terribile direttiva sul tabacco. Si è presentato il lobbista dicendo due cose: “Il tabacco è una coltura tipicamente italiana, e quindi con questo provvedimento si colpirà l’Italia; l’uso del tabacco cresce: andremo a importare il tabacco dagli Stati Uniti?”. Questione alimentare: ragionavamo sul fatto che per etichettare un prodotto con il Made in fosse necessario che tutti i prodotti dovessero essere italiani. Sono venute due aziende importanti e ci hanno detto “attenzione perché le mandorle le prendiamo in Turchia e in Marocco. Se fate questa scelta significa che il nostro prodotto poi non potrà più fregiarsi del titolo Made in Italy”. Sapete com’è andata a finire. Quell’azienda ha comprato tutti i terreni del viterbese. Questo per dire che poi la politica sceglie e decide ma io per decidere devo conoscere le basi sulle quali costruire la mia scelta. Io penso che queste professioni siano importanti perché le persone che vengono a parlare con noi ci aiutano a scegliere. Per questo spero che presto potremo approvare la proposta di legge sulla regolamentazione delle lobbies”. E’ quanto ha dichiarato il sentore di Fratelli d’Italia Marco Scurria intervenendo alla presentazione del libro “Relazioni istituzionali e Lobbying – Strumenti di management per Public Affairs”, di Giulio Di Giacomo.
Lobbing, Scurria (FdI): necessaria legge perché il politico non è un tuttologo, necessario conoscere per decidere
Copiare quello che hanno fatto a Bruxelles, non nel senso delle valigie…