Lollobrigida contro la sinistra cresciuta a Champagne: laddove il sudore non arriva

Qualche giorno fa, Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, tramite un post su Facebook: ”Le sinistre e alcuni giornalisti cresciuti a champagne ci deridono perché non perdiamo occasione per promuovere i nostri prodotti e ringraziare i nostri agricoltori, pescatori, artigiani e imprenditori. Del resto, nei loro salotti e nelle loro redazioni l’odore di letame non arriva”.

Una critica sicuramente puntuale, dopo le innumerevoli polemiche, le quali vorrebbero l’esecutivo di Fratelli d’Italia come arretrato ed autoritario.

In realtà, l’esportazione dei nostri prodotti e la conseguente pubblicità, è importante per far conoscere agli altri paesi, le meravigliose produzioni nostrane.

Evidentemente, i tentativi di valorizzare il nostro territorio, sono considerati come una pericolosa minaccia per coloro che sostengono l’etica globalista.

Altro che libero mercato, sembra che la commercializzazione vada bene solo quando estera: una dimostrazione lampante dei controsensi economici progressisti.

Il Ministro ha poi aggiunto:” ripareremo noi i danni che hanno creato, con umiltà e pazienza, e ogni sorriso che incontreremo nelle piazze, nelle fabbriche e nei campi, ci ripagherà per aver sopportato tutte le parole e i fiumi d’inchiostro intrisi di livore di questi poveri, miopi benpensanti”.

Il lavoro del Ministro Lollobrigida, per la valorizzazione del territorio italiano è senza dubbio in continuo aggiornamento, le sue parole sono una comprensibile critica, nei confronti di coloro che hanno preferito attendere “Ordini da Bruxelles”, come specificato più in fondo nella pubblicazione.

Gli ammonimenti di Lollobrigida hanno colpito chi, secondo lui, deride chiunque ami la Patria, fingendo di avere a cuore la libertà e portando la popolazione a dover usufruire del sussidio, dopo aver evitato di tutelare la nostra produzione.

Lo spirito, tutt’ altro che ironico, sulla tutela del Made in Italy, nascondono probabilmente un senso di rimpianto, nei confronti di chi non ha fatto nulla per valorizzare le nostre risorse.

Le dichiarazioni rappresentano un legittimo livore, nei confronti di chi spesso contesta, senza però riflettere sulle proprie azioni: facile biasimare a priori, più difficile applicarsi per trovare una soluzione che possa giovare all’ambito nazionale.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati