L’Ue mette Pechino alle strette, nuovi dazi sulle auto elettriche Made in China

Arriva la decisione definitiva di Bruxelles sull’introduzione di nuovi dazi per l’importazione di auto elettriche provenienti dalla Cina. Per il momento la durata delle misure compensative, sarà provvisoria, (per 4 mesi), ma l’intenzione è quella di mantenere i dazi per i prossimi 5 anni. Dunque nessun passo indietro dall’Ue nella guerra commerciale contro Pechino. L’obiettivo, è quello di proteggere il mercato automobilistico europeo, minacciato dai bassi prezzi delle auto prodotte in Cina, dovuti anche alle sovvenzioni statali, considerate contrarie alle regole del libero mercato.

Secondo l’indagine di nove mesi, la Commissione ha concluso che la catena del valore delle auto elettriche cinesi beneficia di sovvenzioni ingiuste, che stanno penalizzando i produttori europei. L’esecutivo europeo ha introdotto dazi, colpendo diversi produttori cinesi: Byd al 17,4%, Geely al 19,9%, Saic al 37,6%. Altri produttori che hanno collaborato all’indagine saranno soggetti a un dazio del 20,8% mentre sarà del 37,6% per le società che non hanno collaborato. Nel mirino anche alcune auto europee e statunitensi prodotte in Cina, come Tesla, Bmw e altre case automobilistiche occidentali. Tesla, che esporta le auto Model 3 da Shanghai verso l’Europa, è stata una delle numerose aziende che la Commissione ha deciso di sottoporre a una tariffa del 20,8%, ma potrebbe ricevere un’aliquota calcolata individualmente quando i dazi definitivi saranno imposti a novembre. Considerando la tariffa al 10 per cento già in vigore, nei casi estremi di dazi del 37.6% in totale si arriva a sfiorare dunque la metà del costo all’import del mezzo. “I dazi non sono un obiettivo in sé, sono un mezzo per correggere una situazione ingiusta, arrivando ad una soluzione: vogliamo il dialogo con le nostre controparti cinesi e questo dialogo sta avendo luogo.’’ ha chiarito il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, parlando di ‘’segnali positivi di confronto.’’

La risposta di Pechino alla guerra commerciale dell’Ue

Guardando alla decisione dell’Unione europea di introdurre tariffe aggiuntive fino al 37.6% sulle importazioni di veicoli elettrici provenienti da Pechino, la Cina spera di ‘’raggiungere una soluzione accettabile per entrambe le parti, il prima possibile.’’ come ha detto il portavoce He Yan dong. Pechino, inoltre, sta spingendo le procedure per aumentare le tariffe provvisorie sui veicoli a benzina ad alte emissioni provenienti dall’Ue.

Urso: ‘’Serve una soluzione concreta, i dazi sono solo uno strumento’’

Anche l’Italia si schiera per una soluzione pacifica, “Auspico che si trovi una soluzione negoziale perché i dazi sono solo uno strumento ma la soluzione è cosa diversa”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso parlando a Pechino in merito alla decisione dell’Ue di applicare dazi provvisori sui veicoli elettrici importati in Europa dalla Cina, in risposta alle sovvenzioni per la produzione. Secondo il ministro una soluzione andrebbe trovata “all’interno del Wto perché noi siamo per un mercato libero ma equo”. I dazi sono a volte uno strumento necessario per ripristinare le condizioni di mercato che evidentemente sono state accertate come violate. Noi, ovviamente, siamo per un mercato libero ma equo e quindi ci auguriamo che anche in questo caso si possa trovare una soluzione negoziale capace di ripristinare le condizioni di equità di mercato a fronte delle sovvenzione che la Commissione europea ha verificato e di cui hanno goduto le imprese cinesi”.

Gli interventi imposti dall’Europa, sono finalizzati a riportare un equilibrio nell’industria europea, che con la crescente presenza di veicoli elettrici cinesi potrebbe essere danneggiata da perdite per 2,5 milioni di posti di lavoro diretti e 10,3 milioni indiretti.

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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