“Grazie al tavolo voluto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, oggi è stato fatto un importante passo in avanti per il Maggio Musicale Fiorentino. In un clima di concertazione, che fa ben sperare per il futuro, abbiamo messo un punto su più di un aspetto sostanziale legato alla drammatica vicenda della Fondazione lirica fiorentina. Gli attori protagonisti si sono impegnati, equamente e per la propria parte, a garantire ulteriori investimenti rispetto alle precedenti scelte finanziarie per un salvataggio concreto e poter così far superare, a più di trecento lavoratori, questo momento buio che li sta avvolgendo da tempo. Grazie ad uno sforzo maggiore nell’investimento per il salvataggio, da parte di tutti, a partire dal Governo, grazie al quale, al momento, si scongiurano così scenari peggiori, il Maggio Musicale potrà davvero vivere una rinnovata stagione di rilancio, decisivo per poter guardare ai disastri trascorsi solo come ad un pessimo ricordo. Stabilita al tavolo di oggi è la condizione senza la quale sarà impossibile definire la futura stagione del Maggio: una gestione totalmente alternativa alle precedenti, che dimostri, in modo tangibile, che si è superata quell’autoreferenzialità finora connotativa, condannandolo non solo al dissesto economico, ma anche trascinandolo inesorabilmente lontano dalla percezione stessa sua città. Il Maggio Musicale deve tornare, a partire dalla progettualità di oggi, ad un’identità culturale attiva e ad essere un elemento legato nel profondo alla città in cui è sorto”. Lo scrivono in una nota il deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo della commissione Cultura Alessandro Amorese di Fratelli d’Italia e Paolo Marcheschi, capogruppo dell’omologa commissione in Senato.