“Ieri è stato il giorno del cordoglio, oggi quello del lutto nazionale. La catena di solidarietà e funzionalità dello Stato ha tenuto e ha evitato una tragedia ben più grave. Una riflessione sui dati è però d’obbligo. Negli ultimi 13 anni, dal 2009 al 2022, per la prevenzione del rischio idrogeologico sono stati spesi 10,57 miliardi di euro per 11 mila e 24 progetti. Le opere terminate però sono pari solo al 43%. Se gli stanziamenti ci sono ma le opere non si concludono significa che le stesse non realizzano le finalità per le quali sono state progettate ed appaltate. Vi sono 21 miliardi da spendere per la difesa dell’assetto idrogeologico da qui ai prossimi 10 anni. Non mancano quindi i soldi, ma evidentemente vi è stata fino ad oggi una cultura dell’intervento più dettata dal riparare che dal prevenire. La logica distributiva delle risorse a volte non ha funzionato. Serve quindi una selezione che premi prioritariamente i progetti chiave che vanno nella direzione della prevenzione”.
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, nel suo intervento alla Camera dopo l’informativa del governo sull’emergenza in Emilia Romagna.