“Dobbiamo investire sulla memoria affinché la verità emerga, la storia delle marocchinate, gli stupri e le violenze subite dalla popolazione italiana, soprattutto del Lazio, durante la seconda guerra mondiale, è una storia ancora troppo sconosciuta e portata avanti da uno sparuto gruppo di persone, quali siamo, e che necessita di un approfondimento maggiore da parte delle istituzioni”.
Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini, nel corso del convegno a Roma dedicato alle vittime delle marocchinate durante la Seconda Guerra Mondiale.
“Come anche per le foibe – ha sottolineato Ruspandini – la strada per far conoscere le vicende tragiche che hanno visto la nostra gente subire violenze inenarrabili nel secondo conflitto mondiale da parte delle truppe francesi coloniali è ancora lunga, e questo anche per la viltà di tanti politici e docenti che tacciono su questi fatti drammatici”.
“Dobbiamo imparare a giudicare gli amministratori in base al loro coraggio – ha osservato Ruspandini – perché accanto alla brutalità bellica vi è quella dell’oblio che uccide una seconda volta le donne vittime degli stupri”.
“Non è una ragione di vendetta quella che ci spinge a far conoscere la verità – ha concluso Ruspandini – ma per onore nei confronti delle tante vittime che hanno patito violenze e soprusi da parte di chi era venuto in Italia per sottometterci”.