Meloni, 3 miliardi contro il caro bollette: “Scelte coraggiose e strutturali”

Oggi si riunisce il Consiglio dei Ministri che ha la priorità di emanare le nuove misure contro il caro-bollette, che rischia di diventare dilagante e di affossare il potere d’acquisto delle famiglie più deboli e di colpire le aziende. Il governo vuole superare questa fase ed è intenzionato, ancora, a mettersi dalla parte dei più deboli. “Oggi il governo ha stanziato 3 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette. Parliamo di circa 1,6 miliardi di euro per le famiglie e 1,4 miliardi per le imprese” ha annunciato la premier Giorgia Meloni al termine del Consiglio dei Ministri. Durante la conferenza stampa, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dato maggiori chiarimenti sulle misure: “Il decreto prevede l’estensione fino a 25mila euro di Isee del bonus sociale, un contributo che andrà a valere sulle bollette. Un contributo di 200 euro, che riceveranno tutti da 0 a 25mila mila euro di Isee. Le risorse vengono prese dalla Cassa servizi energetici ambientali, evitando di ricorrere a maggiore indebitamento”.

L’accordo di ieri in Cdm: ecco cosa prevede

Nelle ultime ore, un incontro a Palazzo Chigi presieduto dalla premier Giorgia Meloni, alla presenza di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, Antonio Tajani, ministro degli Esteri, Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e dell’Energia, Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, e Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, aveva risolto gli ultimi nodi che erano emersi nelle scorse ore, dove una prima bozza presentata in Consiglio dei Ministri è stata oggetto di verifica al fine di trovare nuove misure e soprattutto nuove risorse a sostegno delle famiglie. Presente, al vertice, anche il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi. Un incontro durante il quale “è emersa – fanno sapere da Palazzo Chigi – soddisfazione” sul “decreto contro il caro-bollette”. Proprio ieri è stato annunciato che oggi sarebbe stato adottato “un pacchetto di misure che va incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese italiane, garantendo un sostegno concreto in un momento di difficoltà economica legato all’aumento dei costi energetici. Gli interventi sono il risultato di un lavoro costante, dei ministri competenti condiviso dalle forze politiche di maggioranza, per dare una risposta rapida e mirata a una delle principali preoccupazioni di cittadini e imprese. Il Governo continuerà a lavorare parallelamente per ulteriori iniziative di medio-lungo periodo che possano rafforzare ed efficientare il sistema nel suo complesso”.

Nel video pubblicato sui suoi profili social, la premier Meloni ha spiegato che quello varato dal suo governo è “un contributo che salirà ad oltre 500 euro per chi ha già i requisiti per il bonus sociale”. Per le imprese, invece, è previsto un taglio agli “oneri di sistema per le piccole e medie imprese: assicuriamo così una riduzione delle prossime bollette che si aggira intorno al 20%”. Una maggiore trasparenza, poi, “grazie all’obbligo di trasparenza che imponiamo ai gestori”. Lo Stato, ha aggiunto la premier, “ha deciso che rinuncerà all’Iva e destinerà l’eccesso di Iva alla riduzione delle bollette”.

Svolta sul nucleare. Meloni: “Energia a basso costo per indipendenza strategica dell’Italia”

L’impegno non si è però fermato qui: “Oggi – ha annunciato la premier – il governo ha approvato anche un altro importante provvedimento per garantire energia sicura, pulita a basso costo, capace di assicurare sicurezza energetica, indipendenza strategica all’Italia. Parlo ovviamente dell’energia nucleare, sulla quale ora chiediamo al Parlamento di esprimersi. Insomma, siamo intervenuti per dare una risposta immediata alla necessità del momento, ma abbiamo anche deciso di guardare al futuro con scelte di lungo periodo. Perché – ha detto avviandosi alla conclusione – è quello che serve all’Italia: scelte coraggiose e strutturali. È l’impegno che abbiamo assunto con gli italiani ed è l’impegno che intendiamo rispettare”.

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1 commento

  1. Caro Andrea, questa volta proprio non ci siamo.
    Va bene per il nucleare, sarebbe l’unica soluzione per l’autonomia energetica, come hanno capito da 80 anni la Francia e tanti altri Paesi non vittime dell’ideologia interessata della sinistra.
    Interessata naturalmente perchè coinvolta nel saccheggio di risorse pubbliche prodotto dalle varie pale eoliche campi fotovoltaici ecc. finanziati con i soldi delle bollette.
    Però è ora di farla finita con i bonus, la carità ai poveri e le altre stupidaggini.
    Le bollette in Italia sono insopportabili per l’economia delle famiglie e delle imprese (pardon: escluse quelle energetiche, beninteso) per due motivi:
    – una gestione scellerata dei prezzi amministrati, in Italia praticamente i più alti d’Europa
    – un gravame fiscale abnorme.
    Abito al nord in una casa molto vecchia, senza riscaldamento centrale, ma autonomo, a gas.
    In casa non tengo mai più di 18 gradi.
    A gennaio ho ricevuto una bolletta gas di 780 euro.
    Di questi, 188 erano di tasse:
    – accise: ma che sono queste accise? da quando c’è l’IVA, le altre imposte indirette dovrebbero essere abolite
    – IVA: calcolata anche sulle accise, tasse sulle tasse.
    Ci vogliono più di tre miliardi per togliere le tasse? Tagliate le spese. Ai ministeriali, che già godono di stipendi e garanzie nettamente superiori a chiunque lavori nel privato, tagliate gli stipendi, non aumentateli come annunciato. Magari così possiamo abbassare un po’ di più le bollette.

    con affetto, anche se con un po’ di stanchezza per questo immobilismo sulle questioni fiscali

    Alessandro

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