Nuova legge per Venezia. De Carlo e Speranzon: “FdI pronta a sostenerla, ma servono subito risorse per turismo e commercio”

“Fratelli d’Italia è disponibile a sostenere, migliorare e votare in Parlamento qualsiasi legge possa avere ricadute positive su Venezia, ma nel frattempo è prioritario dare risorse fresche ai settori turismo e commercio, in drammatica crisi a causa della pandemia”: il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, e il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Raffaele Speranzon, la nuova proposta di riforma della legge speciale per la salvaguardia di Venezia, mantenendo però i riflettori principali sui problemi di imprenditori e lavoratori.

“Il quinto Decreto Ristori, o primo Decreto Sostegno come si chiamerà, è atteso ormai da oltre due mesi”, ricorda De Carlo. “Spero che tutte le forze che compongono questo Governo, che spaziano dalla Lega al Partito Democratico, intervengano su questo fronte, garantendo risorse fresche – e non crediti d’imposta – agli imprenditori: dopo le mance dei mesi scorsi, una risposta seria dopo settimane di ritardo fa la differenza tra il continuare a lavorare e il morire”.

È Speranzon, veneziano del capoluogo, a dipingere il drammatico quadro dell’economia turistica lagunare: “Nel 2019, si erano registrati oltre 5,5 milioni di arrivi turistici a Venezia, di cui quasi 4,8 stranieri; nel 2020, sono stati solo 1,3 milioni, con 900mila stranieri, e l’80% di questi nei mesi prima della pandemia – gennaio e febbraio – e in quella che è sembrata la tregua estiva – agosto e settembre. Tra gennaio e ottobre 2020, l’aeroporto Marco Polo ha visto crollare del 69% il traffico”.
Drammatici anche i numeri sulla spesa e sui posti di lavoro: “La spesa legata al turismo è calata di oltre due terzi, precipitando da 3 miliardi di euro all’anno a 900 milioni lo scorso anno. Si calcolano circa 100mila posti di lavoro a rischio nel solo comparto turistico veneziano per il 2021”, sottolinea Speranzon.

“Noi vogliamo difendere i commercianti, gli albergatori, gli operatori turistici italiani”, continua il capogruppo regionale FdI “e non possiamo che guardare con preoccupazione ai numeri delle attività cinesi nel comune di Venezia: dal 1998 al 2021 sono passate da 45 a 850; nel 2020 ben 42 delle 57 nuove attività aperte da cittadini stranieri a Venezia sono state aperte da cittadini cinesi. Venezia non è un parco giochi, né un centro commerciale: è una città con secoli di grande storia che ha fatto e fa ancora grande il nome dell’Italia nel mondo, e la sua principale economia, quella turistica, ha il diritto di essere difesa e sostenuta in questo momento di crisi epocale, e non svenduta al miglior offerente”.
Da Roma, De Carlo ribadisce “tutto l’appoggio alla riforma della legge speciale, che però ha davanti a sé un lungo iter di approvazione che vedrà Fratelli d’Italia sostenere le richieste di Venezia. Ora si devono però erogare ristori, indennizzi e liquidità alle imprese che di promesse e parole non sanno più che farsene”.

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