“Ricordo “Figli di un Dio minore” come una rivoluzione in casa, un atto di orgoglio, e mia mamma a lavoro con la stessa capigliatura dell’attrice dell’epoca che mi spiegava che la sua scuola per sordi non aveva tutto quel verde del Campus americano. Il film francese, la famiglia Belier ha riportato invece sugli schermi il mondo dei sordi dal punto di vista di noi figli udenti nati e cresciuti con la lingua dei segni. Il film “Coda”, che mi sembra ripercorrere quella trama, ha il merito di portare questo acronimo alla conoscenza di tutto. CODA sta per Children Of Deaf Adults e siamo noi, sono io, il nostro mondo, la nostra vita tragicomica, ma anche l’impegno in sede istituzionale che gli adulti abbiano tutti gli strumenti per non appoggiarsi sui bambini e farci crescere troppo in fretta, aspetto che ho affrontato nella mia proposta di legge in Parlamento sulla lingua dei segni” sono le parole del deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli commentando la vittoria agli Oscar di Coda – I segni del cuore, il film di Sian Heder dedicato alla comunità sorda e a tutte le persone con disabilità, fresco vincitore di tre premi nel 2022, tra cui quello per il miglior film.