Pericolo Intelligenza Artificiale? Basta controllarla

Il lancio di ChatGPT Open AI ha acceso un enorme dibattito sui possibili rischi per l’umanità dovuti all’avvento dell’AI (Artificial Intelligence). Fratelli d’Italia è sempre ottimista verso il futuro e l’innovazione tecnologica. L’intelligenza artificiale è uno strumento creato dall’uomo e, come ogni strumento, può essere “buono” o “cattivo” in base all’uso che se ne fa.

L’accelerazione sempre più forte dell’avanzamento tecnologico dimostra l’urgenza di analizzare ogni possibile implicazione che l’Intelligenza Artificiale può portare. Dal campo giuridico, etico, amministrativo, politico, economico e sociale, non esiste luogo che non sia interessato da questo imponente cambio di paradigma. Proprio per questo è necessario istituire degli organismi di controllo che permettano di arginare e combattere l’utilizzo malevolo di queste nuove tecnologie. Dalla verifica delle informazioni che fornisce alla legalità del suo utilizzo, l’AI deve essere sottoposta a specifici controlli che possano garantirne il sano e sacrosanto utilizzo e sfruttamento.

La singolarità, peculiarità e unicità dell’essere umano non sono, e non possono essere, messe in discussione. Le macchine, non potranno mai sostituire completamente l’operatore umano che ne dovrà però essere il governatore e non il governato. I problemi della sicurezza informatica, delle Fake News che influenzano malevolmente l’opinione pubblica, degli attacchi Hacker, sono, tra molti altri, tutti problemi a cui va data una immediata e risolutiva risposta. Sicuramente le sfide aperte dall’apparire di queste nuove frontiere possono sembrare spaventose ma c’è del buono, e molto, nel progresso.

Fratelli d’Italia ritiene che più che demonizzare la portata operativa di uno strumento, che probabilmente non si è ancora compreso, sia necessario educare e guidare gli utenti con norme, campagne di sensibilizzazione e formazione permanenti affinché si possa utilizzare il sapere tecnologico e scientifico al meglio per tutta l’umanità senza rinunciare, per paura o miopia, a nessuno dei benefici cui il progresso, arditamente conquistato, può portare. In altri termini, “non si deve buttare il bambino con l’acqua sporca” ma iniziare un sistematico percorso di, studio, formazione e informazione per sensibilizzare e diffondere l’utilizzo dell’innovativo mondo dell’AI, sempre, ovviamente, ponendo massima attenzione alla sicurezza e alla legalità attraverso la costituzione di enti preposti al controllo e alla supervisione di questo portentoso strumento.

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Alfonso D'Amodio
Alfonso D'Amodio
Nato a Napoli il 4 Febbraio 1983 consegue il Dottorato di Ricerca in Filosofia Politica alla Pontificia Università Lateranense. Precedentemente laureatosi alla LUMSA in Lettere, completa il suo percorso con una Laurea Magistrale a Tor Vergata. Specializzato in ontologia del pensiero scientifico, etica dei sistemi di Intelligenza Artificiale, dialogo interculturale e interreligioso e Filosofia Politica è attualmente ricercatore presso l'Area di Ricerca IRAFS sui fondamenti della scienza. Membro dell'Ufficio Studi di Fratelli D'Italia.

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