“Sono passati 49 anni dalla strage di Piazza della Loggia a Brescia in cui persero la vita 8 persone e decine e decine furono quelle ferite.
Erano gli anni di quella strategia della tensione, tra i periodi più bui della storia italiana, in cui apparati dei servizi deviati e alcuni movimenti di stampo neofascista si saldarono in un folle disegno di destabilizzazione politico-istituzionale dell’Italia. Anni di stragi, di depistaggi, generazioni armate l’una contro l’altra, servitori dello Stato che tradirono quest’ultimo. Anni che sono costati la vita a tanti innocenti, tra questi proprio coloro che erano sotto il palco della manifestazione organizzata dal Comitato permanente antifascista e dalle organizzazioni sindacali il 28 Maggio del 1974 a Piazza della Loggia. Ricordiamo le vittime di allora, nella piena convinzione che lo Stato non debba limitarsi ad individuare e condannare gli ideatori di tali stragi, ma anche gli esecutori materiali: lo si deve, in primo luogo, alle vittime e alle loro famiglie ma anche all’intera comunità nazionale. E non ci può essere segreto di Stato che possa precludere la ricerca della verità rispetto alle tragiche e sanguinose vicende di quegli anni”.
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.